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Nella scia della continua polemica sulla mancata proroga del blocco degli sfratti, si è inserito il ministro lupi che ha voluto sottolineare come un'ulteriore azione in questa direzione "avrebbe un effetto devastante contro le politiche innovative e finalmente concrete su questo tema che questo governo ha fatto". Il ministro ha anche fatto sapere che saranno messi a disposizione altri 100milioni per il fondo affitti

In risposta a una question time sulla mancata proroga del blocco sugli sfratti, ha ha detto che un provvedimento del genere avrebbe un effetto devastante: "perché nel frattempo stavano entrando in vigore prima il decreto casa e poi il piano casa per permettere finalmente non di avere un alibi ma di affrontare in maniera Chiara e precisa il disagio abitativo: non attraverso la proroga degli sfratti perché non è quello lo strumento per affrontarlo". Il ministro ha evidenziato che sono 130 mila nel 2013 le richieste di sfratto che sono avvenute in Italia e "calcoliamo che il disagio abitativo possa riguardare 200 mila famiglie"

"Noi dobbiamo, e lo abbiamo fatto, mettere risorse che possano affrontare il problema: 2 miliardi e 600 milioni sono le risorse che questo governo ha messo a disposizione di regioni e comuni per affrontare complessivamente questo problema, dobbiamo chiedere ai proprietari di case sfitte di aiutarci a risolvere il disagio abitativo, mettendole in affitto". "E' evidente che una proroga degli sfratti  inquinerebbe un'azione che nel solo 2013 e 2014 ha avuto un grande prezzo: aver messo l'aliquota al 10% (e prima al 15%) per chi da in in affitto la casa in canone concordato ha avuto un effetto clamoroso, 200 mila persone, famiglie proprietarie che hanno messo la loro casa in affitto"

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rosorl76-988-b7ead4
15 Gennaio 2015, 13:16

Vediamo in poche parole di evidenziare lo status quo delle locazioni, e nel merito le tutele delle parti. Dicasi inquilino un soggetto che può entrare in casa altrui, e decidere al posto del proprietario quando quest’ultimo può rientrarne in possesso, nemmeno dopo che sono trascorsi decenni dalla scadenza del contratto. Dicasi inquilino un soggetto che può entrare in casa altrui, non pagare, e stare da 18 mesi a svariati anni, grazie alla prassi giudiziaria del paese delle banane, gratis sulle spalla del proprietario di turno. Se poi lavora in nero non è nemmeno lontanamente intaccabile. Come possono mai passare per vittime ed essere creduti?

rosorl76-988-b7ead4
15 Gennaio 2015, 13:17

Come chiamare la circostanza che vede l’inquilino e non il proprietario decidere quando quest’ultimo può rientrare in possesso del *PROPRIO* immobile nemmeno dopo *DECENNI*? Anche se pensandoci bene si va oltre all’espropriazione visto che, a capo del proprietario, si perdono di fatto soli i diritti ma non i doveri. Come doveri mi vengono in mente l’ingente tassazione e la suscettibilità a essere pignorabili. Come diritti mi viene in mente il rientro del proprio immobile che non è riconosciuto, di fatto, nemmeno dopo anni, anni e anni. Entrambe le parti hanno rispettivamente già dato e già avuto con disparità al dir poco kafkiane.

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