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Dismissioni immobili pubblici: all'asta 3000 case e 1500 caserme della Difesa
autorizado

Continua l'opera di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. Questa volta tocca al Ministero della Difesa che ha già avviato la procedura per la dismissione di 1500 caserme e 3000 unità abitative. Al momento è già stata indetta un'asta per 611 alloggi liberi in 13 regioni.

Per la valorizzazione e  la dismissione del suo patrimonio militare, la Difesa può contare su una specifica task force nata dalla collaborazione con L'Agenzia del demanio e diverse amministrazioni locali. La Direzione dei lavori e del Demanio della Difesa sta invece coordinando la dismissione delle circa 3000 unità abitative.

Il primo bando riguarda 611 immobili in 13 regioni italiane: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Per facilitare la dismissione, è stato siglato un accordo con il Consiglio Nazionale del Notariato che ha messo a disposizione un proprio sistema di asta telematica che consente agli interessati di partecipare, anche a distanza ed attraverso notai periferici.

Tutte le informazioni sono state pubblicate sui siti della Difesa e del Notariato: Le aste si svolgono in due fasi e in date differenti: la prima riservata ai dipendenti del Ministero della Difesa e la seconda aperta a tutti. Sui siti menzionati è possibile consultare anche le informazioni che riguardano una seconda e una terza asta che riguardano, rispettivamente, 70 unità di pregio (nelle città di Alessandria, Capua, Caserta, Gorizia, La Spezia, Pistoia e Trieste) e ulteriori 424 alloggi.

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1 Commenti:

Girolamo
23 Marzo 2015, 12:34

L'iniziativa, seppur lodevole, non offre nessun tipo di vantaggio. Gli immobili in questione, almeno nell'area di Roma, oltre a versare in condizioni di degrado, quindi con oggettiva necessità di ristrutturazione, hanno delle basi d'asta che riflettono i costi di mercato della Capitale, ossia ancora medio-alti in rapporto alla fase congiunturale che stiamo attraversando. Per il mio punto di vista a quelle cifre c'è altrettanto da scegliere.

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