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Nomisma: "aumento delle compravendite e prezzi in salita dal 2017, ma nessuna ripresa travolgente è alle porte"
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Il numero delle compravendite, già in salita nel 2014, oltrepasserà la soglia delle 500.000 unità per il prossimo biennio. Mentre i prezzi, ancora in flessione per quest'anno e il successivo, saliranno a partire del 2017. Nonostante ciò, secondo l'Osservatorio di Nomisma, "nessuna crescita travolgente è alle porte, niente di paragonabile alla prepotente ascesa che ha caratterizzato gran parte dello scorso decennio".

Sulla base dei dati rilevati su un campione di 13 città intermedie italiane, Nomisma conferma il miglioramento per il mercato residenziale, con un aumento tuttavia limitato alle transazioni. La previsione per il 2015 riguarda la prosecuzione della flessione dei prezzi, ma su ritmi meno intensi rispetto agli ultimi anni. Anche per quanto riguarda le locazioni ci sarà un miglioramento, sia per la prosecuzione della tendenza alla stabilizzazione dei canoni.

Settore non residenziale
Le stesse aspettative non si riscontrano per il settore direzionale, anche se gli operatori interpellati intravedono un timido miglioramento all’orizzonte che, tuttavia, non impedirà un ulteriore arretramento del comparto. Lo scetticismo degli operatori si concentra in particolar modo sui prezzi e, in misure minore, sulle compravendite. Sul fronte dei negozi le attese meno negative si riscontrano sul fronte delle transazioni.

Anche sul versante dei capannoni industriali si confermano timidi segnali di miglioramento, con un quadro meno fosco sul fronte dei valori e in misura più marcata per le transazioni.

Infine il segmento box e garage, per il quale secondo Nomisma nel 2015 si avrà un aumento delle compravendite, ma con valori di transazione in linea con quelli registrati nel 2014

Investimenti in costruzioni
Gli investimenti in costruzioni, che concorrono alla formulazione delle previsioni sul numero di compravendite, si presentano ancora in contrazione, con un’intensità negativa superiore rispetto a quella prevista nel novembre 2014 (-1,2%, rispetto al -0,3% stimato in precedenza). Solo nel 2016 il settore edilizio potrà cogliere un segno “+”, con un tasso di variazione annuale di +1,6% grazie al miglioramento della domanda interna ed un contestuale indebolimento delle restrizioni bancarie.

Flessione dei prezzi
Nei 13 grandi mercati gli sconti medi sui prezzi richiesti, pur rimanendo elevati, nel corso del 2014 si sono leggermente abbassati. Ciò non si può dire per i 13 mercati di provincia, che hanno invece registrato un ulteriore incremento.

Valutando i tempi necessari per la vendita di un immobile, anche in questo caso sono i mercati di provincia a far registrare i dati peggiori, con sequenze temporali straordinariamente alte.

Per il 2015 l’attesa stimata di aumento dell’attività transattiva è di circa 50 mila unità abitative, per un totale che si dovrebbe attestare nell’ordine di 468 mila transazioni (forte dei segnali di irrobustimento offerti dai primi tre mesi dell’anno). L’istituto bolognese evidenzia la centralità dei comuni capoluogo (di grande e media dimensione), che condizionano l’inversione del ciclo registrato nel 2014.

Previsioni per il prossimo biennio
Per il biennio 2016-2017 Nomisma stima un aumento delle compravendite che porterà a oltrepassare la soglia delle 500.000, nulla a che vedere con i dati del periodo 2004/2007, quando le transazioni annue si attestavano oltre le 800.000 unità. Per l’istituto bolognese la prospettiva, superata l’ascesa, è quella di una stabilizzazione delle compravendite su livelli più bassi rispetto a quelli pre-crisi.

Non a caso Nomisma indica chiaramente nel Rapporto come “nessuna crescita travolgente è alle porte, niente di paragonabile alla prepotente ascesa che ha caratterizzato gran parte dello scorso decennio”. Anche per il settore del credito, la consapevolezza degli eccessi del passato e il mancato smaltimento di molte “scorie” prospetta, quindi, una situazione di relativo attendismo.

Anche a fronte di realtà bancarie tornate decisamente su posizioni espansive, per Nomisma è evidente come un quadro di sostegno fortemente disomogeneo limiti la crescita del comparto immobiliare.

La quota di transazioni sostenute da mutuo – in un quadro di aumento del numero di transazioni nel 2014 del +3,6% – è cresciuta del 12,7% (dati Agenzia delle Entrate), a conferma dell’importanza del sostegno bancario nelle tendenze positive del settore. Per il 2015 Nomisma stima una crescita dei mutui nell’ordine del 30% (a cui concorrerà ancora la componente di surroga e sostituzione), per un totale di circa 32 miliardi di euro erogati.

Per quanto riguarda la quota di investimenti degli operatori stranieri, questa risulterà nettamente più esigua rispetto agli acquisti, con un saldo netto che si dovrebbe confermare sui valori del 2014, vale a dire prossimo ai 2 miliardi di euro.

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