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Cosa accadrà ai prezzi degli immobili delle grandi città nel prossimo biennio (tabelle)
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Quest'anno continuerà la flessione dei prezzi delle case, con una discesa più accentuata a Firenze (-3,8%), Roma (-3,4%) e Cagliari (-3,2%). I valori toccheranno il fondo il prossimo anno per poi registrare una breve salita nel 2017. E' quanto affermato dall'Osservatorio Immobiliare di Nomisma che ha registrato l'andamento dei prezzi di abitazioni, uffici e negozi in tre grandi città.

Secondo l'Osservatorio di Nomisma, per il 2015 si prospetta un nuovo calo dei prezzi mediamente dell'ordine dei tre punti percentuali: -2,9% per le abitazioni, -3,1% per gli uffici e -2,6% per i negozi. La fase di discesa si concluderà nel 2016, con una sostanziale invarianza rispetto ad oggi, mentre nel 2017 si avrà l'attesa inversione con una risalita tra il 2,5% e il 3% a seconda dei comparti.

Ecco l'andamento dei prezzi delle case tra 2015 e 2017

Città201520162017
Bari-2,20,42,5
Bologna-3,02.23,0
Cagliari-3,20,93,2
Catania-3,00,93,5
Firenze-3,80,01,9
Genova-3,01,43,9
Milano-1,61,73,5
Napoli-2,90,02,1
Padova-3,20,93,6
Palermo-2,90,52,6
Roma-3,40,82,8
Torino-2,61,13,5
Venezia-2,70,93,3
Media grandi città-2,90,93,0

 

Variazione prezzi uffici

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Variazione prezzi negozi

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mauro
29 Marzo 2015, 10:59

Non capisco in base a quali considerazioni la salita dei prezzi dovrà verificarsi nel 2017. Sono invece delle drammatiche realtà le seguenti:
1) la riforma del lavoro ha diminuito le tutele dei lavoratori e permette anche un demansionamento con relativa diminuzione dello stipendio.
2) la disoccupazione continua ad essere a livelli record e non saranno certamente 70.000 contratti convertiti a tempo indeterminato, ovviamente con le nuove regole, a dare una svolta all'economia italiana
3) le aziende continuano a delocalizzare in paesi a basso costo in virtù della globalizzazione.
4) il costo della vita aumenta continuamente (vedi la benzina che continua ad esserevenduta a 1.7 euro/litro nonostante il greggio sia quotato ai minimi).
5) il crollo dell'euro nei confronti del dollaro a valori di dieci anni fa non ha dato effetti significativi in termini di ordinativi destinati all'estero.
Mi chiedo quindi quale siano le motivazioni per parlare di un incremento di prezzo di case costruite dai 40 e i 50 anni fa, energivore, quotate ancora sopra i 4.500 euro al mq

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