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La lenta risalita del mattone: nel 2015 tornano a crescere le compravendite, ancora giù i prezzi
GTRES

Dopo anni di segni meno, il 2015 sarà ricordato come un anno di spartiacque per il mercato immobiliare. Seppur ormai lontane dai livelli pre-crisi, le transazioni sono tornate in terreno positivo, segnale di un rinnovato interesse verso il mattone, favorito dai tassi sui mutui ai minimi e da prezzi, che invece hanno continuato la loro - ormai quasi del tutto riassorbita - parabola discendente.

Dopo i dati positivi dell'ultimo trimestre del 2014, il 2015 si apre con una vera e propia doccia fredda per la casa:  -3% le compravendite di abitazioni rispetto all'anno precedente, -3,4% per l'intero comparto immobiliare. Ma i dati devono essere letti alla luce della riforma fiscale di inizio 2014 che ha spinto molti acquirenti a rimandare i rogiti e a "gonfiare" quindi i dati del primo trimestre. 

 Non a caso, il comparto tira un sospiro di sollievo nel secondo trimestre del 2015, con un +6,8% di compravendite immobiliari e un +8,2% del settore residenziale. Continua il trend positivo nel terzo trimestre con un -8,8% e l'ottima performance del settore residenziale +10,8% 

Nel 2016 il numero di abitazioni compravendute dovrebbe attestarsi a 472mila secondo Nomisma e a circa 500mila secondo Scenari Immobiliari. Numeri molto lontanti dai livelli pre crisi, segno ormai evidente che siamo davanti a un mercato immobiliare completamente diverso dal passato.

 I prezzi delle case hanno (quasi) toccato il fondo

Se le compravendite hanno registrato un aumento, non si può dire la stessa cosa dei prezzi che anche quest'anno hanno continuato la loro parabole discendente.  

Prendendo come riferimento l'indice dei prezzi delle abitazioni dell'Istat nel secondo trimestre 2015, si registra un ulteriore calo del 3% rispetto al secondo trimestre 2014, sintesi di una riduzione più pronunciata per le abitazioni esistenti (-3,5%) e più contenuta dei prezzi delle case nuove (-2%). Le riduzioni registrate dagli indici, nella prima parte dell’anno 2015, risultano di intensità meno marcata rispetto alle variazioni relative ai trimestri precedenti del 2014 che avevano visto le quotazioni scendere, nella media annua, del 4,4% (-2,2% per il  nuovo e -5,2% per l’usato).

L'indice di idealista

Non tutti i mercati si comportono allo stesso modo, a reggere meglio sono come sempre i centri delle grandi città. A Milano, ad esempio, la flessione si era già completamente riassorbita lo scorso anno, e nel secondo trimestre si è registrato un aumento dello 0,4%, secondo l'analisi dell'ufficio studi di idealista. A livello nazionale, ad ottobre i prezzi delle case di seconda mano, sono tornati per la prima volta in terreno positivo.

Secondo l'analisi dell'ufficio studi del nostro portale, nel corso del terzo trimestre i prezzi delle abitazioni sono calati del 2,5%, attestandosi a 1.9996 euro/m2. Si tratta della peggiore performance trimestrale dell'anno in corso, un dato peggiore delle attese, che potrebbe far chiudere l'anno con uno scarto negativo nell'ordine del 5%

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