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Indice affitti idealista: nel 2015 lieve ripresa dei canoni, +0,8%
GTRES

Il prezzo delle case in affitto in Italia sembra essersi stabilizzato nel corso del 2015, chiudendo con un lieve incremento dello 0,8%, a una media di 8,4 euro al mese. Nell’ultimo trimestre dell’anno l’aumento è stato del 2,4%. Per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 68.447 annunci di abitazioni in affitto pubblicati su idealista tra il 20 dicembre 2014 e il 23 dicembre del 2015.

Per Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista, "i dati del nostro indice dei prezzi mostrano uno scenario stabile a livello generale, con differenze ancora piuttosto marcate a livello di macroaree". De Tommaso ha poi spiegato: "I prezzi sono ripartiti soprattutto nelle regioni del centro-nord e nei mercati più interessanti per gli investitori (Milano, Roma e le zone di maggiore interesse turistico), continuano a calare al Sud".

Regioni

Sono sei le regioni che hanno registrato variazioni positive nel corso degli ultimi dodici mesi. L’incremento maggiore spetta alla Liguria (4,8%), seguita da Lombardia (2,7%) e Sardegna (0,6%). Timidi segnali di ripresa anche in Toscana (0,5%), Lazio (0,2%) ed Emilia Romagna (0,2%). All’opposto la performance peggiore spetta alla Campania (-5,6%), seguita da Calabria (-4,7%) e Marche (-6,2%).

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Sul fronte dei prezzi regionali, il Lazio è stabile al top dei rendimenti da locazione con 11,2 euro/m², seguito da Lombardia (10,9 euro/ euro/m²) e Toscana (9,3 euro/m²). I valori più bassi della Penisola si trovano in Molise (4,6 euro/m²), Calabria (4,8 euro/m²) e Basilicata (5,3 euro/m²).

Province

La provincia va a due velocità tra aree che salgono (43) e aree che scendono (48) - i valori di altre 9 non sono disponibili per questa rilevazione. Oscillazioni piuttosto ampie caratterizzano questi mercati, con incrementi a due cifre a Genova (15,3%) e Piacenza (10,6%), cui fanno da contraltare i cali altrettanto vistosi in provincia di Crotone (-16,1%) e Massa Carrara (-10,3%).

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Nel ranking delle province più care, Milano (14,2 euro/m²) precede Roma (12,1 euro/m²) e Firenze (11,3 euro/m²), che ruba il terzo gradino del podio a Venezia (9,4 euro/m²), precipitata al nono posto della graduatoria nazionale. Guardando alla parte bassa della tabella, Caltanissetta ed Enna occupano l’ultima posizione riguardo ai prezzi medi degli immobili in affitto, con soli 4 euro mensili.

Città capoluogo

47 delle 85 città capoluogo rilevate in questo indice segnano un incremento dei rendimenti mensili negli ultimi dodici mesi.

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Como (11,6%), Lecco (11,3%) e Udine (10,2%) segnano i rimbalzi maggiori seguite – tra i centri che hanno visto incrementare a due cifre le richieste dei proprietari – da Varese (10,1%). All’opposto i crolli maggiori sono a Mantova (-11,5%), Terni (-11,3%) e Potenza (-11,2%).

Tra le città di grandi dimensioni, i rincari migliori spettano a Milano (9,7%), Genova (7,8%), Firenze (6,4%) e Roma (3,2%), i ribassi maggiori spettano alle città del sud, con Palermo (-4,9%), che cala più di Bari (-3,7%) e Napoli (-1,8%).

Nel post Expo Milano è la regina degli affitti, con 16,1 euro/m² mensili, dopo i forti incrementi registrati nel corso dell’anno. Il capoluogo meneghino precede Venezia (16 euro/m²) e Roma (13,8 euro/m²). In fondo alla classifica Caltanissetta (4 euro/m²), Reggio Calabria
(4,2 euro/m²) e Vibo Valentia, con 4,5 euro al mese, sono le zone dove l’affitto costa meno.

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