Se le compravendite di abitazioni in italia nel 2016 registrano un importante balzo in avanti rispetto all'anno precedente, a trainare il comprato sono sicuramente le grandi città dove si registrano ottime performance, superiori anche al 20%, soprattutto a Milano, Torino, Genova e Bologna. Ma vediamo nello specifico qual è il panorama immobiliare nei principali centri del nostro Paese.
In confronto ai grandi balzi in avanti di Milano, Torino, Genova e Bologna, la Capitale registra "solo" una crescita del 10%, ma in numero assoluto rappresenta da solo circa un terzo delle transazioni delle grandi città. Analizzando l'andamento
Dopo una fase di crescita generalizzato, tra il 2004 e il 2006, a partire dal 2007 molti centri hanno attraversato un periodo di calo. Una contrazione che prosegue fino al 2010, quando il trend negativo, con l'eccezione di Bologna, si inverte.
Nel 2011 il segno positivo si registra in tutte le grandi città, ma nel 2012 il crollo del mercato immobiliare investe i centri maggiori del nostro Paese. Unica superstite è Napoli, ma la ragione è da ricercarsi più che altro nella consistente opera di dismissione del patrimonio immobiliare comunale. Nel 2013 il tasso di calo comincia ad attenuarsi, con incrementi generalizzati nel 2014, che diventano consistenti nel 2016.
La superficie media delle abitazioni compravendute
L'aumento delle compravendite riguarda tutte le tipologie dimensionali, con l'unica eccezione dei monolocali a Palermo e Genova. La superficie media delle unità abitative compravendute nelle maggiori città è di 92,5 m 2 . In dettaglio, nel 2016, la superficie media delle abitazioni scambiate, è particolarmente contenuta nelle città di Torino (86 m2) e di Milano (84,7 m2), mentre risulta più elevata a Palermo, 109,2 m2.
Nei comuni della provincia le superfici medie sono generalmente superiori, con il massimo osservato per i comuni della provincia di Napoli, 115,8 m 2 circa. L’unica eccezione è rappresentata da Genova le cui superfici medie sono poco inferiori in provincia (91,8 m2) rispetto alla città (95,3 m2).
Il valore delle case vendute nelle grandi città
Nelle otto maggiori città si è realizzato oltre un quarto del valore del fatturato nazionale. Il valore stimato per le abitazioni compravendute, nel 2016, ammonta complessivamente a 24,3 miliardi di euro in aumento del 14% ovvero circa 3 miliardi di euro in più, rispetto al 2015. Milano è la città con il valore medio di un’abitazione compravenduta più elevato, 318 mila euro circa, seguono Firenze con un valore medio di 294 mila euro e Roma con 285 mila euro circa.
In tutte le grandi città il “fatturato” medio per abitazione acquistata è in diminuzione nel 2016. Nei comuni delle province si fatturano circa 14,7 miliardi di euro, 2,4 miliardi in più del 2015 (+18,9%). I maggiori incrementi si realizzano nelle province di Firenze e Milano, con crescita prossima al 22%. Mediamente le abitazioni della provincia risultano più care a Genova con un valore medio per unità che supera i 250 mila euro, mentre Palermo è la provincia meno cara, con un valore di scambio medio per abitazione di 88 mila euro circa.
Le case in nuda proprietà
Le compravendite del diritto di nuda proprietà (Tabella 31) nelle principali città registrano una predominanza di transazioni nella città di Roma (circa il 35%) e nel resto della provincia di Milano (23,4%) in crescita, nel 2016, in quasi tutte le città con l’eccezione di Roma, Genova e Palermo. In calo sono gli scambi di questa fattispecie anche nei comuni della provincia di Napoli.
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