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Nel 2017 cresce l'indice di affordability, la capacità delle famiglie italiane di acquistare casa
idealista

Elaborato dall’Ufficio Studi Abi, secondo le prassi metodologiche di matrice anglosassone, l’indice di affordability sintetizza l’analisi dei diversi fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento dei tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per le famiglie di comprare casa ricorrendo ad un finanziamento e ne descrive l’andamento.

Secondo quanto emerso, nel 2017 l’indice è aumentato per il quinto anno consecutivo, segnalando quindi una maggiore possibilità per le famiglie di acquistare un’abitazione. In dettaglio, nel secondo semestre del 2017 l’indice è risultato pari al 13,5%, valore che rappresenta il nuovo massimo storico e si colloca 2 decimi sopra rispetto al 2016 e 9 punti percentuali oltre il minimo toccato nel primo semestre del 2012.

Un risultato interessante riguarda poi le famiglie giovani che possono permettersi di comprare una casa. Dopo un lungo periodo, si è tornati in terreno positivo. Nel dettaglio, oggi il 52% delle famiglie giovani non proprietarie può accedere all’acquisto di un’abitazione; questo dato rappresenta un massimo storico e segna un miglioramento vistoso rispetto alla prima metà dl 2012, quando solo il 18% delle famiglie giovani era in grado di poter accedere all’acquisto di un’abitazione.

In termini congiunturali, il miglioramento dell’ultimo anno è prevalentemente riconducibile alla riduzione del prezzo delle abitazioni rispetto al reddito disponibile. In base a quanto sottolineato nel Rapporto, in termini di livelli rispetto al 2004, inizio periodo della rilevazione, va tuttavia notato come prevale il ruolo della componente finanziaria – espressione del tasso di interesse sui mutui residenziali per le famiglie – che risulta positiva da otto anni, mentre la componente reale – espressione del prezzo delle abitazioni rispetto al reddito disponibile - è ancora in territorio negativo, anche se in progresso da 13 semestri.

In miglioramento anche gli aspetti distributivi: nel secondo semestre del 2017, la quota di famiglie che dispone di reddito sufficiente a coprire il costo annuo del mutuo per l’acquisto di una casa è pari al 75%, nuovo massimo storico, superiore di 2 punti percentuali rispetto a fine 2016.

Il miglioramento delle condizioni di accesso all’acquisto di una abitazione è risultato, inoltre, piuttosto omogeneo sia per diversi segmenti di famiglie che a livello territoriale. Riguardo le prime, nel 2017 sia le famiglie giovani non proprietarie di case che le famiglie che abitano nelle grandi città hanno confermato, migliorandola ulteriormente, la propria condizione di accessibilità. Per quanto riguarda l’indice disaggregato a livello territoriale, tutte le regioni hanno migliorato nel corso del 2017 il livello del proprio indice di affordability e 17 delle 19 regioni considerate hanno stabilito un nuovo massimo storico dello stesso.

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