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Da asset alternativo alle proprietà immobiliari “tradizionali”, le residenze per giovani e anziani stanno trasformandosi in un business in crescita. Il mercato delle residenze alternative in Italia contempla alla fine di settembre circa 4,3 mila imprese, di cui 496 solo in Lombardia. Lo dicono i dati della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi.

In Italia ci sono ben 4.283 imprese, +6% in un anno e +129% in quasi dieci anni, a fornire servizi di residenzialità alternativa. Sono 23mila gli addetti regionali: nel 2011 erano 15 mila, per un balzo del 49% in sette anni (e nell’ultimo anno +10%).

Roma: +85% in dieci anni nelle residenze alternative

Dal punto di vista delle città, la prima in Italia è Roma con 394 imprese e una crescita dell’85% in quasi dieci anni. Le locations sono quasi 9 mila in Italia: Roma resta in testa anche di questa classifica con 630 (+102% in dieci anni). Segue Palermo con 450 (+150%), Torino con 388 (+60%), Catania con 371 (+169%), Milano con 262 (+201%), Ravenna con 205 (+294%), Bologna con 196 (+11%). Quasi una impresa su due, il 41%, è femminile, il 5% sono stranieri, 9% i giovani in Italia.

Lombardia e Milano, residenze alternative di qualità

La prima regione in Italia, per numero di imprese dedicate alle residenze alternative, è invece la Lombardia, con 496. La crescita annua è stata del 5%, mentre parliamo di un +235% se pensiamo a dieci anni fa, quando erano solo 148. Prima città lombarda per imprese è Milano che ne conta 123, seguono Pavia con 94, e Brescia con 63. La Lombardia è prima in Italia anche per numero di addetti: le imprese ne impiegano 104 mila (di cui 6 mila solo a Milano), +7,5% in un anno e +114% in sette anni.

“Le nuove costruzioni sono sempre di maggiore qualità e rappresentano la capacità produttiva di un settore economico come l’edilizia - ha dichiarato Marco Dettori, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente di Assimpredil ANCE. -  I residence per gli studenti universitari sono una struttura molto importante per far crescere l’attrattività nazionale e internazionale del nostro territorio. Per quanto riguarda la terza età ci sono infrastrutture con servizi avanzati in grado di offrire una migliore vivibilità”.

Delle 9 mila locations italiane, mille sono in Lombardia e 262 a Milano. Infine, tra gli addetti della regione del nord si contano il 26% di donne, il 4% di stranieri, il 5% di giovani. La concentrazione maggiore di donne è a Pavia, 60%, e a Monza e Mantova, circa 40%. Più stranieri e giovani a Pavia, rispettivamente 10% e 16%. A Milano, infine, crescono di più i residence per i giovani: + 105% in cinque anni. +42% anche per le residenze per anziani.

“Il business immobiliare si specializza – spiega Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e segretario di FIMAA Milano Monza Brianza (Confcommercio Milano) – e va sempre più incontro ai bisogni sociali. Nel territorio milanese e lombardo, per la forte presenza universitaria il dato dei residence è particolarmente significativo. Anche gli anziani hanno in regione strutture dedicate con assistenza”.

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