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La nuova disciplina fiscale sulle locazioni turistiche ha introdotto la cedolare secca anche per le locazioni non superiori a 30 giorni, sempre e quando non costituiscano attività commerciale. Ma domanda nasce spontanea: gli affitti brevi quando costituiscono attività imprenditoriale ? A rispondere è stata l'Agenzia delle Entrate

Affitti brevi tramite Airbnb

Il tutto nasce da un interpello di un soggetto intenzionato a svolgere l'attività di affittacamere tramite il portale Airbnb. Il richiedente chiedeva allora se l'attività in questione potesse essere assoggettata alla normativa della cedolare secca o se invece, come attività commerciale, ne fosse esclusa.

L'Agenzia nella risposta n 373 ha ricordato come, la disciplina delle locazioni brevi, preveda che la cedolare secca trovi applicazione sia nel caso di contratti stipulati direttamente tra locatore e conduttore "sia nel caso in cui in tali contratti intevengano soggetti che esercitano attività di intemediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online".

La circolare n 24/2017 precisa inoltre che nel caso in cui sussista un minimo di organizzazione, ad esempio, se oltre all'abitazione sono forniti servizi aggiuntivi come colazione, pasti, ecc, la disciplina delle locazioni brevi non trova applicazione.

Per quanto riguarda i criteri in base ai quali l'attività di locazione si presume svolta in forma imprenditoriale, il legislatore ha rinviato la relativa disciplina ad un regolamento "da emanarsi su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze". Un regolamento ad oggi non ancora emanato. 

In conclusione, secondo la risposta del Fisco, in assensa del regolamento che definisca i requisiti per la sussistenza di un'attività imprenditoriale, e per la documentazione fornita dallo stesso istante, è possibile l'applicazione del regime fiscale della cedolare secca.

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