Rispetto alla proposta sulle case green prevista da una direttiva europea, anche la presidente della BCE Christine Lagarde ha ammesso che "Ci sarebbero rischi di squilibrio tra i paesi se il testo rimanesse quello attuale". La direttiva quindi sarebbe tutta da riscrivere. Soddisfazione dal mondo politico italiano
"Questa presa di posizione è la prova delle nostre ragioni", dichiara il senatore di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio, che prosegue: "Da giorni sosteniamo che l'onere di questa scelta sarebbe punitivo, fortemente punitivo, nei riguardi dei proprietari di immobili italiani. Si tratta di una decisione assunta senza tener conto delle realtà dei singoli paesi e della attuale fase di congiuntura economica. Oggi ci conforta un parere che arriva da una istituzione europea qualificata. La direttiva non teneva conto delle differenze del patrimonio immobiliare dei vari paesi dell'unione a partire dalla età degli immobili. Hanno vinto le ragioni davanti a prese di posizioni spesso viziate di ideologia".
"La casa è sacra e non si tocca. Per fortuna pure la Bce ha bocciato la direttiva europea sulle case green, che non è altro che una patrimoniale mascherata. Fratelli d'Italia, nei giorni scorsi, aveva evidenziato tutte le preoccupazioni su questa direttiva che andrebbe a pesare su milioni di proprietari italiani di immobili. Ora anche la Banca centrale europea ha espresso le proprie perplessità sui rischi di squilibrio tra le varie Nazioni qualora il testo non venisse modificato. Come Fratelli d'Italia siamo certi che si tratti di una misura che avrebbe un impatto drammatico sia sul mercato immobiliare, sia sulle famiglie italiane". Lo dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Manlio Messina.
"Accogliamo favorevolmente lo stop dalla Bce relativo alla direttiva europea sulle case green. Anche la banca centrale dei paesi dell'UE critica aspramente quello che Fratelli d'Italia considera un cappio attorno al collo di tante famiglie. Non è pensabile costringere gli italiani a dover ristrutturare i propri immobili per modificare la classe energetica, in un lasso di tempo davvero brevissimo e senza alcun concorso dell'Europa nei costi. La casa è uno dei pochi beni su cui gli italiani possono contare e la direttiva europea rappresenta un colpo pericoloso a questo patrimonio". Lo dichiara la deputata di Fratelli D'Italia Lucrezia Mantovani capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Politiche dell'Unione europea.
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