La categoria catastale D/10 è una classificazione utilizzata per individuare i fabbricati rurali con fini strumentali per l'agricoltura. Questi edifici sono destinati a supportare le attività agricole e sono considerati parte integrante di un'azienda agraria. La categoria catastale D10 comprende, ad esempio, fienili, stalle, depositi, attrezzi e altre costruzioni utilizzate come magazzino.
Per quanto riguarda l’IMU, i fabbricati rurali appartenenti alla categoria D/10 sono soggetti a un trattamento fiscale specifico. L'aliquota IMU per queste costruzioni è dell'1 per mille, ma il Comune ha la possibilità di ridurla o azzerarla. Questa diminuzione rappresenta un beneficio per chi lavora nel settore, in quanto viene ridotto il carico fiscale associato agli edifici rurali. Sono molteplici i fattori che determinano l’appartenenza di un immobile alla D10, come per esempio: la superficie, la qualità della costruzione e le sue caratteristiche funzionali.
Categoria catastale D10 e IMU: come si può calcolare?
I fabbricati rurali considerati per il calcolo dell’IMU sono quelli che non sono destinati ad essere abitazioni principali. Per facilitare l’operazione è possibile consultare il calcolatore di idealista: in automatico determina la cifra esatta.
Gli edifici appartenenti alla D10 categoria catastale sono utilizzati dai coltivatori per le attività legate all'agricoltura, mentre i fabbricati rurali non strumentali ad uso non abitativo hanno una destinazione d'uso differente e sono soggetti all'imposta IMU ordinaria.
Talvolta, le costruzioni rurali sono sfruttate dagli agricoltori come abitazioni principali (categoria A/6) e in questo caso l’aliquota prevista per l’IMU di fabbricati rurali abitativi è del 4 per mille.
I parametri di calcolo dell’IMU per la categoria catastale D10
I criteri per il calcolo dell’IMU sono numerosi, i principali sono inseriti nella seguente tabella.
Parametro di calcolo | Descrizione |
Destinazione d’uso | È necessario scegliere la destinazione d’uso. I fabbricati rurali utilizzati per supportare le attività agricole (D/10) rientrano nella categoria catastale D/10. |
Rendita catastale non rivalutata | Segnare la rendita catastale non rivalutata del fabbricato rurale. La rendita catastale non deve essere confusa con il valore di mercato dell'immobile. |
Aliquota IMU | Inserire l’aliquota IMU deliberata dal Comune. Lascia vuoto se invece desideri calcolare l'IMU con l'aliquota base, che corrisponde a:
Per i fabbricati rurali strumentali il Comune può solo ridurre l’aliquota all’1 per mille. |
Parametri relativi al possesso del fabbricato rurale | Indicare la percentuale di proprietà dell’abitazione. Riempi lo spazio solo se i titolari del fabbricato rurale sono più di uno, in caso contrario lascia il valore al 100%. Per quanto riguarda i mesi è necessario selezionare il numero di mesi di possesso del fabbricato rurale. Un periodo di 15 giorni o più viene considerato come un mese intero. |
Riduzione per fabbricato in comodato | Le abitazioni non di lusso concesse in comodato come "prima casa" a figli e genitori possono beneficiare di una riduzione del 50% della base imponibile, a condizione che vi sia:
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Immobile affittato a canone concordato | Le abitazioni affittate con contratto a canone concordato beneficiano di una riduzione del 25% della base imponibile. |
Fabbricato rurale dichiarato inagibile | Se l'immobile è stato dichiarato inagibile o inabitabile durante il periodo di possesso, spunta la casella corrispondente nel campo apposito. In tal caso, è prevista una riduzione del 50% della base imponibile in base al numero di mesi in cui è durata la condizione di inagibilità.
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Categoria D10 catasto: i requisiti di ruralità
Affinché un immobile possa essere considerato rurale, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
l’edificio deve essere di proprietà o in possesso del diritto di proprietà di un altro diritto reale sul terreno. In alternativa, può essere detenuto dall'affittuario o da coloro che conducono il terreno a cui l'immobile è collegato, o dai familiari conviventi a loro carico come risultante dalle certificazioni anagrafiche;
l'immobile deve essere utilizzato come abitazione o per attività strumentali all'agricoltura da parte dei proprietari, dei familiari o dei dipendenti impiegati in attività agricole nell'azienda. Questi soggetti devono avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato per almeno cento giornate lavorative all'anno, nel rispetto delle norme sull'occupazione.
il terreno deve avere una superficie superiore a 10.000 metri quadrati e deve essere registrato nel catasto terreni con attribuzione di reddito agrario. Tuttavia, se sul terreno vengono coltivate piante specializzate in serra o si pratica la funghicoltura, il limite si riduce a 3.000 metri quadrati.
Infine, il reddito generato dalle mansioni agricole deve essere costituito da più della metà del reddito complessivo del gestore del fondo.
I documenti necessari per l’accatastamento dei fabbricati
Per richiedere l’accatastamento di costruzioni rurali è necessario presentare un modello di domanda che include principalmente:
Dichiarazione sostitutiva da includere per i fabbricati strumentali all’agricoltura (D/10);
Richiesta di modifica catastale per l’assegnazione delle categorie A/6 e D/10.
Infine, deve essere compresa anche la dichiarazione sostitutiva da allegare per i fabbricati rurali a destinazione abitativa.
Quali sono le categorie che non pagano l’IMU?
In primo luogo, i proprietari delle prime case con pertinenze non sono tenuti al pagamento dell’IMU, inoltre il pagamento dell’imposta non è necessario anche per tutti quegli immobili che non rientrano nella categoria di lusso in catasto: non deve essere un’abitazione signorile, una villa o un castello.
Quale categoria catastale paga di più l’IMU?
Gli immobili che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, corrispondenti alle categorie di lusso, devono pagare l’IMU.
Quali pertinenze non pagano l’IMU?
L’abitazione principale deve essere caratterizzata da un massimo di tre pertinenze per non essere soggette al pagamento dell’IMU.
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