L’origine delle crepe nei muri di entità più seria è da ricondurre, principalmente, nella discontinuità del livello di umidità presente nel terreno di fondazione dell’edificio soprastante. Le precipitazioni atmosferiche e le temperature fredde d'inverno fanno segnare il massimo di umidità mentre si scende drasticamente in estate, tra caldo e siccità.
Quando preoccuparsi delle crepe nei muri? Per rispondere a questo quesito è consigliabile conoscere in prima battuta quali spaccature devono attirare la nostra attenzione, soprattutto quando si aprono su strutture portanti di un edificio come mura, solai e pilastri.
Una volta compresa la pericolosità della situazione, dobbiamo consultare esperti qualificati come tecnici e geostrutturisti è la soluzione migliore: sarà poi compito loro decidere come operare la stabilizzazione dei terreni e la ristrutturazione del materiale crepato.
In anni più recenti, la tecnologia più diffusa tra questa gamma di interventi è l’iniezione di resine espandenti.
Crepe nei muri: quando sono pericolose?
Valutare la giusta entità di crepe nei muri esterni e chiedersi cosa fare con crepe nei muri interni della casa non è un compito semplice. I monitoraggi dei professionisti possono durare fino a 2 anni con controlli a cadenza trimestrale quando la rilevazione è complicata e quando si deve studiare la ciclicità o la progressività della crepa nella sua evoluzione.
Un esempio di crepe nei muri interni pericolose può essere la spaccatura su un muro portante: più rara delle crepe sui muri perimetrali, è una situazione sicuramente pericolosa e da monitorare in fretta.
Oltre a queste, la crepa passante sul muro interno (visibile da entrambi i lati) non può essere sistemata con una passata di stucco e necessita accertamenti rapidi. Le crepe nei muri di questo genere devono preoccupare quando cominciano a seguito di eventi sismici certificati, interventi di ristrutturazione o anche in presenza di cantieri non necessariamente vicini al fabbricato.
Fessurazioni che nascono a distanza di tanti anni per naturale deperimento dei materiali e crepe orizzontali sul soffitto di dimensioni microscopiche non devono spaventare fino a che non mostrano segni tipici delle crepe nei muri strutturali.
Come distinguere le crepe nei muri
Una crepa nel muro di casa può aver avuto origine da un determinato evento e può mostrare inclinazioni differenti a seconda di come si sviluppa. La prima distinzione si fa tra crepe strutturali e crepe “cosmetiche” (a differenza delle prime più facilmente sistemabili, si presentano per eccessiva umidità in casa o con un semplice distaccamento dell’intonaco).
Sapere come distinguere le crepe pericolose significa essere a conoscenza delle caratteristiche che distinguono gli elementi della famiglia delle fessurazioni strutturali, le più delicate da sistemare. La distinzione in base alla forma va fatta tra:
- crepe verticali nei muri: fessurazioni che si aprono dal terreno fino al tetto al centro degli edifici. Causata da una cattiva distribuzione sul terreno, una crepa passante nel muro interno di questo genere comporta una necessaria consolidazione delle fondazioni;
- crepe orizzontali nei muri: causate da un eccessivo peso gravante sulle fondamenta di casa, preoccupanti quando passano per intero i muri;
- crepe diagonali nei muri: definite anche trasversali, sono fessurazioni che si sviluppano in obliquo a 45° a partire dall’angolo dell’edificio e necessitano di interventi sulle fondazioni;
Una delle più frequenti cause di crepe nei muri è sicuramente il movimento sismico. I terremoti rappresentano una seria minaccia per la stabilità di strutture distinte per modalità di costruzione e destinazione d’uso. Oltre a guardare la larghezza delle crepe nei muri, è bene sapere che quelle verticali suggeriscono scarsa coesione tra le murate mentre quelle orizzontali sono un risultato della scarica di tensione dell’edificio.
Crepe nei muri dopo ristrutturazione
A seguito di alcuni interventi di ammodernamento di un edificio, di costruzione di una porta su un muro non portante o di ordinaria ristrutturazione per la messa in sicurezza, può capitare che dopo solo alcuni mesi subentrino delle fastidiose crepe sui muri. Si può attribuire la colpa a quei lavori? Indubbiamente sì, ma è sempre bene non trarre conclusioni affrettate.
La presenza di microlesioni a seguito di interventi di ristrutturazione è una situazione tipica: il problema può essere riconducibile a una mera questione estetica. Un intonaco non distribuito nel migliore dei modi, che sia per impasto di scarsa qualità o stesura disomogenea, porta nel giro di poco tempo alla diminuzione di volume della malta e da ciò nascono crepe sui muri molto sottili.
Non è però da escludere una realizzazione di lavori di ristrutturazione senza il rispetto rigoroso delle norme: crepe strutturali di diversa forma possono aprirsi anche nel giro di mesi dopo interventi scadenti.
L’intervento di un esperto di edilizia dovrà essere repentino per evitare che la crepa nel muro si dilati e per certificare che quest’ultima sia particolarmente grave e di responsabilità dell’azienda commissionata o che, più banalmente, sia una crepa di assestamento (e chi paga qui è il proprietario della casa) derivata dallo scarico di tensioni causato da un progressivo dissesto del terreno.
Soluzioni per crepe nei muri: a chi rivolgersi?
Una passata di stucco non può sempre risolvere l’apertura di una fessura nelle mura di casa: se si sta parlando di crepe strutturali che nel corso di mesi o anni si sono evolute per dimensioni ed estensione, è obbligatorio correre ai ripari. Le figure professionali impegnate in questo ambito sono:
- geologi;
- architetti;
- tecnici per il consolidamento delle fondazioni;
- ingegneri strutturisti specializzati nel settore geotecnico.
La risoluzione si compone di alcuni passaggi generali:
- sopralluogo preliminare dell’edificio in cui si valuta lo stato della costruzione, delle crepe nei muri interni ed esterni e la composizione del territorio;
- controlli specifici sull’evoluzione della crepa tramite fessurimetri, con un tempo di monitoraggio totale di circa un anno;
- valutazione l’intervento di consolidamento delle fondamenta più adatto.
Tra le soluzioni più gettonate per il loro impatto non invasivo ma determinante, l’iniezione di resine e il consolidamento tramite micropali presso-infissi sono ormai un ambito di specializzazione delle aziende dedicate a compiere questi interventi. La prima soluzione consiste nell’immissione di sostanze chimiche biocompatibili nel terreno soggetto a deformazioni mentre la seconda prevede l’installazione di pali nel sottosuolo che mirano a migliorare la distribuzione dei pesi della fondazione sul suolo.
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Le persone interessate a capire come intervenire nel caso di crepe nei muri di casa, sono alla ricerca di risposte a una serie di domande aggiuntive:
Perché vengono le crepe nei muri?
L’apertura di fessurazioni di diversa ampiezza su un muro è il risultato della combinazione tra la modificazione del terreno sul quale giacciono a seguito di condizioni climatiche influenti sulle fondazioni di un edificio combinata a possibili difetti di costruzione.
Quando preoccuparsi per le crepe sui muri?
I segnali più allarmanti quando si parla di crepe nei muri sono la larghezza quando non è più nell’ordine del millimetro, la forma molto pronunciata e il posizionamento in prossimità di strutture portanti.
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