
Il tetto a falde non è solo la soluzione più diffusa per le coperture, ma rappresenta una vera e propria scelta tecnologica. Nato per difendere la casa dalle intemperie, esso oggi rappresenta una vera e propria soluzione tecnologica avanzata. Grazie alle sue caratteristiche costruttive, questo sistema garantisce un isolamento termico e acustico impeccabile, assicurando un ambiente confortevole in ogni stagione. Inoltre, la sua forma a falde permette un efficace smaltimento delle acque piovane, mentre la sua versatilità lo rende adatto a diverse esigenze. In alcuni casi, i tetti a falde possono essere trasformati in spazi abitabili, ampliando la superficie utile dell'edificio.
Cosa sono le falde di un tetto?
Quando si vuole rifare il tetto è possibile chiedersi in cosa consistano le falde che lo compongono. Esse sono le superfici inclinate che compongono la copertura. La loro inclinazione è un fattore fondamentale che influenza diverse caratteristiche del tetto, come lo scolo delle acque piovane, la resistenza al vento e l'aspetto estetico.
Inoltre, si possono individuare diverse tipologie di tetti a falde, ognuna caratterizzata da peculiarità estetiche e funzionali che le rendono adatte a specifiche esigenze architettoniche. Tra le varianti più comuni figurano:
- Tetto a falda unica: questa soluzione, contraddistinta dalla presenza di un'unica falda inclinata, si presenta come una scelta semplice ed economica, frequentemente impiegata in strutture con pianta rettangolare. La sua versatilità la rende adatta a edifici di diverse dimensioni e stili.
- Tetto a quattro falde (o a padiglione): composto da quattro falde inclinate che convergono verso un punto centrale, questo tipo di tetto rappresenta una delle soluzioni più diffuse, trovando ampia applicazione in case di svariate forme. La sua configurazione favorisce una distribuzione uniforme delle acque piovane, contribuendo al contempo a conferire all'edificio un aspetto elegante e imponente.
- Tetto a due falde (o a capanna): particolarmente indicato per edifici con pianta rettangolare, questo modello rappresenta una delle forme di tetto a falde più antiche e consolidate. Le due falde inclinate che si intersecano nel colmo centrale garantiscono un equilibrio estetico e una buona adattabilità a diversi contesti, offrendo inoltre la possibilità di creare un sottotetto abitabile.

La scelta del tipo di tetto a falde più idoneo richiede un'attenta valutazione di diversi fattori, tra cui:
- la forma dell'edificio;
- lo stile architettonico desiderato;
- le condizioni climatiche della zona;
- le esigenze personali in termini di spazi abitabili e funzionalità.
Quando si opta per un lavoro del genere, è altresì importante sapere che la falda del tetto è composta da più strati:
- manto di copertura con funzione di strato di tenuta all'acqua;
- strato di ventilazione con lo scopo di favorire il passaggio dell'aria.
È bene ricordarsi che, solo un professionista esperto saprà indicare la soluzione ottimale, che attraverso un progetto e una pianta di un tetto a falde, potrà garantire un risultato non solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e duraturo.
Che significa tetto a due falde?
Il tetto a doppia falda, noto anche come tetto a due spioventi o a capanna, rappresenta una delle soluzioni di copertura più apprezzate e diffuse per le abitazioni. La sua popolarità si deve a una serie di fattori che ne sottolineano i vantaggi pratici e i costi relativamente contenuti. La struttura del tetto a doppia falda si contraddistingue per la sua semplicità: due falde inclinate convergono verso la linea di colmo.
Questa configurazione essenziale si traduce in una grande flessibilità, permettendo di adattare il tetto a svariate forme di edifici e stili architettonici. La realizzazione di un tetto a doppia falda può avvenire mediante due sistemi principali: il sistema a capriate e il sistema ad archi. La scelta tra le due opzioni dipende da specifiche esigenze strutturali e da preferenze estetiche.
La struttura semplice e solida del tetto a doppia falda garantisce un'elevata resistenza agli agenti atmosferici, alle intemperie e all'usura nel tempo. Un esempio del genere può essere anche un tetto a falde sfalsate. Una soluzione molto diffusa in Nord Europa: si tratta di un tetto a due falde con pendenze differenti che si adegua anche a planimetrie e climi particolari.

A prescindere però dal tipo di tetto, come funziona per le ripartizioni delle spese per un tetto a falde? In generale, le spese di manutenzione del tetto condominiale sono ripartite secondo il seguente criterio:
- un terzo: a carico del proprietario dell'unità immobiliare sottostante al tetto, in quanto ne ha la proprietà esclusiva.
- due terzi: ripartiti, in base ai millesimi, tra tutti gli altri condomini i cui appartamenti sono coperti dal tetto in questione.
Tetto a falde o a piano?
Dopo aver esplorato le diverse tipologie di tetti a falde e i loro punti di forza, è naturale chiedersi: che differenza c’è tra tetto a falde e a piano? Un tetto piano si distingue per la sua pendenza ridotta, inferiore al 5%, e assolve la funzione di copertura e isolamento dell'edificio. La sua linea moderna e minimalista lo rende sempre più apprezzato in ambito civile, conferendo agli edifici un aspetto ricercato e contemporaneo.
Tuttavia, è importante sottolineare che la sua conformazione pianeggiante richiede un'attenzione particolare in fase progettuale e costruttiva. Il deflusso dell'acqua piovana, infatti, risulta più complesso rispetto ai tetti a falde, necessitando di un sistema di scolo ben progettato e realizzato a regola d'arte.
Oltre alla tipologia di copertura, la scelta dei materiali per la realizzazione di un tetto piano riveste un ruolo fondamentale, soprattutto in relazione alle caratteristiche climatiche della zona. Per esempio, in ambiente marino, per natura corrosivo, i materiali più idonei per la costruzione di tetti piani sono l’alluminio e il Magnelis. In ambienti montani, i materiali più indicati per un tetto piano sono l’alluminio e l’acciaio inox.
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