Al via le elezioni americane 2024. Martedì 5 novembre cominciano le votazioni negli USA che decideranno il prossimo presidente tra Donald Trump e Kamala Harris e anche le sorti geopolitiche di gran parte del mondo. Potrebbero passare anche diversi giorni per conoscere i risultati di un voto dalle sorti quanto mai imprevedibili e che deciderà il futuro inquilino della Casa Bianca, tra il candidato repubblicano, già ex presidente, e l'attuale vicepresidente democratica. Ma vediamo quando si vota, come funziona e quando si sapranno i risultati dell'election day americano.
Elezioni americane: quando si vota
Il 5 novembre inizieranno le elezioni americane 2024. Considerando che gli Stati Uniti si estendono su ben 4 fusi orari diversi da est a ovest, le votazioni si chiuderanno quando in Italia saranno all'incirca le sei del mattino del 6 novembre. I primi Stati chiamati alle urne saranno quelli della costa est, New York compreso, mentre gli ultimi saranno Alaska e Hawai.
Come funzionano?
I cittadini americani non scelgono direttamente il presidente, ma eleggono per ogni Stato i grandi elettori che si riuniscono in un colleggio elettorale che elegge il presidente e il vicepresidente. I candidati che ottengono il maggior numero di voti in uno Stato vince tutti i voti di quello Stato (ad eccezione del Maine e del Nebraska dove la distribuzione dei grandi elettori è proporzionale). Il numero di grandi elettori in ogni Stato è pari al numero di rappresentanti al Congresso.
Quando i risultati delle elezioni americane?
Ci potrebbero volere giorni prima di conoscere il risultato delle elezioni americane. Tutto dipenderà dagli orari di chiusura delle urne negli Stati in bilico e del conteggio dei voti.
Il primo Stato a fornire indicazioni sarà la Georgia dove i seggi chiuderanno alle 2 del mattino ora italiana, quindi il 90% dei risultati dovrebbe arrivare già intorno alle 4 del mattino.
I sondaggi
Secondo gli ultimi sondaggi, nelle elezioni americane 2024 c'è un sostanziale testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris (con un lieve sbilanciamento per l'ex presidente).
Punti a favore di Harris potrebbero essere un'affluenza più alta del previsto tra gli elettori afroamericani, soprattutto in stati in bilico come Pennsylvania e Wisconsin e il supporto delle donne bianche suburbane, prima vicine ai repubblicani, e adesso spostate verso il fronte democratico soprattutto a causa di un tema scottante come l'aborto.
Trump invece può contare su un cresciente appoggio da parte della comunità latina, soprattutto in Stati come Florida e Arizona. E non è da escludere anche una sorprendente vittoria in Nevada, uno Stato tradizionalmente democrata, ma dove Trump perse quattro anni fa per una manciata di voti.
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