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Roma
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Affitti sempre più cari in Italia. Secondo le ultime rilevazioni, infatti, la media nazionale è cresciuta del 5,5% su base annuale, attestandosi intorno ai 14,9 euro mensili al metro quadro (il livello più alto mai registrato da idealista da quando ha iniziato a monitorare il mercato nel 2012). Tuttavia, la situazione varia sensibilmente a seconda delle zone prese in analisi. Nel dettaglio, scopriamo quanto sono aumentatati i canoni di locazione nel secondo trimestre 2025, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando sotto la lente di ingrandimento i quartieri delle principali città italiane.

La top ten dei quartieri con i maggiori rialzi

Nelle prime 10 posizioni del ranking dei quartieri che hanno fatto registrare gli aumenti più considerevoli nei canoni di affitto si parla romano. A parte il distretto di Altarello-Calatafimi-Montegrappa a Palermo (che si piazza al terzo posto, con un aumento su base annua del 23% e una media di 8,60 euro/mq) e Cavoretto-Borgo Po a Torino, infatti, le altre 9 posizione sono occupate da quartieri della Capitale. I primi due gradini del podio sono occupati dal Prenestino (+27,2%) e Labaro-Prima Porta (+25,1%), con canoni al mq rispettivamente di 17,05 e 13,63 euro mensili. 

Nel dettaglio, le città analizzate dal report sono Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo e Cagliari. La più che nutrita presenza capitolina nei primi posti del ranking si spiega con il cosiddetto “effetto Giubileo”. Molti proprietari di casa, infatti, nell’Anno Santo hanno spostato i loro immobili dal mercato degli affitti tradizionali a quello delle case vacanza. La diminuzione dell’offerta, quindi, ha inciso sull’aumento dei canoni. Non solo, perché la mancanza di immobili nelle zone centrali ha fatto aumentare anche i prezzi in periferia.

Per rendersene conto basta dare uno sguardo alla top ten, dove figurano due dei principali quartieri giubilari capitolini, Prati e Garbatella-Ostiense, ma anche diversi altri distretti periferici, che hanno intercettato le ricerche dei residenti che hanno dovuto fare i conti con l’erosione dello stock nelle zone più centrali. Come accennato, fa parte della top ten, al nono posto, anche il quartiere torinese di Cavoretto-Borgo Po (+14,9%).

I quartieri che aumentano di più in ogni città

A Milano, la città con gli affitti più cari d’Italia, il quartiere in cui i canoni sono aumentati di più nel confronto tra il secondo trimestre 2025 e lo stesso periodo del 2024 è Vigentino-Ripamonti (+12,5 e 22,51 euro/mq), dove sorgerà il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026. Mentre a Genova si segnala il balzo di Medio Levante, che tocca un aumento dell’11,4%, per attestarsi a una media di 11,19 euro/mq. Mentre a Firenze gli aumenti cittadini più considerevoli riguardano il distretto di Isolotto-Legnaia (+10,6% e 17,62 euro/mq).

Non si rilevano aumenti in doppia cifra a Bari, dove il quartiere nel quale i canoni di locazione aumentano maggiormente è Picone-Poggiofranco (+7,7% e 11,54 euro/mq). Variazione simile anche per il distretto bolognese di Mazzini-Fossolo (+7,1% e 16,29 euro/mq). I canoni di locazione nel centro storico di Cagliari, invece, sono aumentati del 5,5% nell’ultimo anno (15,97 euro/mq). Mentre a Napoli il distretto che cresce di più si trova in periferia, è Pianura-Soccavo-Camaldoli (+4,2% e 9,25 euro/mq).

Più in generale, fa riflettere anche un altro dato: nelle 10 città analizzate i valori dei canoni di locazione, nell’ultimo anno, sono diminuiti in appena 13 distretti su un totale di 89 analizzati complessivamente, a ulteriore dimostrazione della tendenza rialzista su scala nazionale.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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