Dopo due anni di incertezza, il settore immobiliare internazionale ritrova fiducia. A rivelarlo è la quinta Annual Global Client Survey di PATRIZIA, che ha raccolto le opinioni di 110 investitori istituzionali in tutto il mondo, rappresentanti di quasi un trilione di euro di capitale.
Per la prima volta dal 2022, il sentiment è tornato positivo: il 39% degli intervistati prevede un aumento delle valutazioni immobiliari nei prossimi due anni, un balzo notevole se confrontato con il misero 2% del 2023 e il 27% del 2024.
Rendimenti e compravendite in ripresa
La fiducia si riflette anche nelle attese sui rendimenti: otto investitori su dieci ritengono che i ritorni totali cresceranno o resteranno stabili, un netto miglioramento rispetto al 64% del 2024 e al 45% di due anni fa. Parallelamente, il 73% degli operatori si aspetta una ripresa dei volumi di transazioni entro i prossimi 12-24 mesi, segno che il mercato ha ormai toccato il fondo ed è pronto a risalire.
Core e residenziale in testa
Mentre il contesto si stabilizza, tornano a piacere le strategie Core e Core+, considerate da sempre più sicure: il 61% degli investitori prevede di aumentare l’esposizione in questa direzione, contro il 40% dell’anno precedente. In termini di asset class, il residenziale si conferma al primo posto (47%), seguito dai segmenti di modern living – come studentati, senior housing e co-living (21%) – e dalla logistica (16%). Più indietro uffici (9%), hospitality (5%) e retail (3%).
Sostenibilità e valorizzazioni
La sostenibilità resta centrale: tre investitori su quattro privilegiano interventi di riqualificazione e riconversione energetica brown-to-green, considerati essenziali per la creazione di valore nel lungo termine.
Il “decennio delle infrastrutture”
Parallelamente, cresce l’interesse per le infrastrutture, sempre più percepite come asset strategici. Il 35% degli investitori prevede di aumentare l’allocazione, mentre il 57% punta a mantenerla. L’80% segnala oggi opportunità più interessanti rispetto agli anni passati.
Gli ambiti più ricercati sono la transizione energetica (40%) e le infrastrutture digitali (37%), davanti a utility e trasporti (10% ciascuno). Da qui il crescente appeal delle strategie integrate Real Estate-Infrastructure (RE-Infra), considerate attrattive dall’86% degli intervistati.
ESG tra opportunità e ostacoli
Nonostante le sfide regolatorie e la carenza di dati standardizzati (entrambi citati dal 64% degli intervistati), il 69% intende rafforzare l’integrazione dei criteri ESG nei processi di investimento. Per quasi la metà degli operatori (45%) il peso della sostenibilità crescerà ancora nei prossimi anni, anche se il 37% prevede un calo di attenzione a causa delle incertezze geopolitiche.
Un nuovo ciclo di crescita
Per gli esperti di PATRIZIA, la fase che si apre rappresenta un punto di svolta: la stabilizzazione delle valutazioni, il ritorno di fiducia degli investitori e l’emergere dei mega-trend DUEL – digitalizzazione, urbanizzazione, energia e living – delineano un ciclo di sviluppo che punta su crescita sostenibile e innovazione.
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