
Il mercato degli affitti in Italia comincia a dare i primi segnali di assestamento. Dopo una lunga fase di rincorsa che, dal periodo post-Covid a oggi, aveva visto crescite a due cifre, nel terzo trimestre del 2025 i canoni segnano una lieve flessione dello 0,5%. Una battuta d’arresto che non cancella il trend degli ultimi anni: su base annua i prezzi restano infatti in aumento del 3,9%, con un valore medio nazionale che si conferma tra i più alti di sempre, 14,8 euro al metro quadro, secondo l’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. La frenata è visibile anche sul piano mensile, dove la variazione negativa raggiunge lo 0,9%. Indicatori che, messi insieme, raccontano di un mercato meno febbrile rispetto al recente passato.
Secondo Vincenzo de Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: “Il mercato sta entrando in una fase di normalizzazione, le condizioni degli affitti si stanno riequilibrando grazie a un maggiore incontro tra domanda e offerta. Da un lato, la maggiore facilità di accesso ai mutui sta spingendo più persone verso l’acquisto della prima casa, liberando così alloggi per il mercato dell’affitto. Dall’altro, l’aumento delle abitazioni disponibili e l’indebolimento della domanda hanno frenato la corsa dei canoni. Nonostante questo, i canoni restano ancora elevati per molte famiglie, e questa limitata accessibilità continuerà a influenzare la velocità e l’entità dei futuri aumenti.”
Capoluoghi
Il quadro che emerge è quello di un’Italia a più velocità. A livello cittadino, la situazione appare frammentata: 48 capoluoghi hanno registrato aumenti nei canoni, 43 hanno segnato un calo, mentre Biella è rimasta stabile. Grosseto guida la classifica delle crescite (11,2%), seguita da Cagliari e Bari (9,7%), Carrara (9,1%) e Reggio Calabria (8,4%). Le flessioni più marcate si osservano invece a Cesena (-9,5%), Salerno (-8,6%), Macerata (-7%) e Forlì (-6,8%).
Tra i grandi mercati emergono gli aumenti di Bari, Cagliari, Venezia (2,3%), Torino (1,4%), Firenze (1%), Roma (0,9%), Napoli e Palermo (0,5%). Al contrario, Milano (-0,6%), Bologna (-0,2%) e Genova (-0,1%) segnano leggere flessioni. Milano si conferma comunque la città più cara d’Italia con una media di 23,5 euro al metro quadro, seguita da Firenze (22,6 euro/m²), Venezia (21,9 euro/m²), Roma (18,6 euro/m²) e Bologna (17,7 euro/m²). Sul fronte opposto, Reggio Calabria (5,8 euro/m²), Vibo Valentia (5,7 euro/m²) e Caltanissetta (4,7 euro/m²) restano le realtà più accessibili.
Province
Guardando alle province, il 64% delle aree monitorate ha registrato un aumento dei canoni rispetto al trimestre precedente. Come sempre si registra un’alta volatilità dei valori in alcune zone in particolare, come Udine (23,1%), Cosenza (12,1%) e le province di Aosta e Taranto (9,5%). La situazione resta più stabile nelle aree principali, con Roma sostanzialmente invariata e Milano in calo dello 0,4%. Le riduzioni più significative si registrano invece a Forlì-Cesena (-30,5%), Ravenna (-15,7%), Caltanissetta (-14,2%), Bolzano (-13,6%), Lucca (-13,5%) e Teramo (-11,7%).
Sul fronte dei prezzi, Lucca è la provincia più cara (27,6 euro/m²), seguita da Belluno (26,8 euro/m²), Aosta (24,9 euro/m²) e Milano (22,6 euro/m²). In dodici province i canoni superano la media nazionale, tra cui Firenze (20,9 euro/m²), Venezia (18,6 euro/m²), Roma (17,1 euro/m²) e Bologna (16,6 euro/m²). Le province più economiche restano invece Avellino (6 euro/m²), Caltanissetta (5,5 euro/m²) ed Enna (5,3 euro/m²).
Regioni
Infine, sul piano regionale, in 14 macroaree si osserva una prevalenza di rialzi. La Valle d’Aosta guida la classifica con un +9,5%, seguita dal Friuli-Venezia Giulia (8%) e dalla Calabria (6,7%). Il Molise resta stabile, mentre tra le aree in calo spiccano Trentino-Alto Adige (-7,6%), Emilia-Romagna (-3%) e Marche (-2,2%).
La Valle d’Aosta si conferma la regione più cara con 24,9 euro/m², seguita da Lombardia (19,8 euro/m²), Toscana (18,7 euro/m²) e Lazio (15,9 euro/m²). All’estremo opposto, il Molise rimane la più conveniente per la locazione, con un prezzo medio di 6,9 euro/m².
L’indice dei valori immobiliari di idealista
Per creare l'indice dei prezzi immobiliari di idealista, analizziamo i prezzi di offerta (sui metri quadrati costruiti) richiesti dagli inserzionisti del portale. Gli annunci atipici e quelli con prezzi fuori mercato vengono eliminati dalle statistiche.
Ora includiamo nel calcolo la tipologia di case unifamiliari (viletta o chalet) e scartiamo quegli immobili di qualsiasi tipo che sono rimasti nel nostro database per molto tempo senza ottenere interazioni utente. Il dato finale viene calcolato con la mediana di tutti gli annunci validi di ciascun mercato.
Il report completo è consultabile qui: https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile/affitto/
per commentare devi effettuare il login con il tuo account