Dopo le condanne a risarcire i residenti di piazza Bellini, il Comune di Napoli adotta la delibera anti movida: ecco cosa contiene
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Veduta della città di Napoli con il Vesuvio
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Rumori, assembramenti e caos: dopo le ultime vicende giudiziarie con la condanna inflitta da due sentenze per un totale di 1,2 milioni di euro di risarcimento, l’amministrazione comunale di Napoli sta per adottare la nuova ordinanza che impone regole alla rumorosa movida notturna. Gli schiamazzi provenienti dai locali di alcune zone, in particolare nelle aree limitrofe a piazza Bellini, la ressa che si forma anche nei dintorni, la musica ad alto volume e il chiasso prodotto da centinaia di giovani intenti a bere un drink in compagnia, hanno indotto i residenti ad agire legalmente.

E il Tribunale ha dato loro ragione. L’ultimo tassello è quello del Tar che obbliga il Comune di Napoli ad adottare l’ordinanza sulla movida entro 30 giorni.

Movida nel Comune di Napoli: cosa sta succedendo

Per i bar e i locali delle zone del centro di Napoli è in arrivo lo stop all’asporto alle ore 22:00 e la chiusura dei tavolini a mezzanotte, insieme a tutte le altre regole di contrasto al fenomeno della movida. 

La giunta comunale, infatti, ha approvato nei mesi scorsi l’ordinanza che cambia il modo di divertirsi, non solo dal venerdì alla domenica, ma in tutti i giorni della settimana e nelle ore serali e notturne.

Per varie ragioni, l’entrata in vigore della nuova delibera è stata rimandata nei mesi scorsi. C’è da preservare il diritto dei proprietari dei locali ad avere la propria clientela, anche per gli investimenti che hanno sostenuto. Ma c’è, soprattutto, da tutelare la salute dei residenti richiamata dall’articolo 32 della Costituzione come fondamentale e il dovere del Comune di garantire un ambiente urbano vivibile e civile.

Veduta di una strada della movida di notte
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Dove si trova la movida a Napoli

La zona di maggiore attenzione è quella compresa tra piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell’Olio e vico II Cisterna dell’Olio. Ma altre zone potrebbero rientrare nelle restrizioni del provvedimento perché nel pieno della movida napoletana. Tra queste si elencano: 

  • Piazza San Domenico Maggiore;
  • Piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore;
  • Chiaia;
  • Lungomare di Napoli e Mergellina;
  • Piazza Vanvitelli e piazza Medaglie d’Oro;
  • San Martino;
  • Via Aniello Falcone;
  • Il piazzale antistante Palazzo Giusso.

Perché il Comune di Napoli è stato condannato per movida

Rispetto ai luoghi sopra elencati, i residenti delle aree abitate nei dintorni di vico Quercia e via Cisterna dell’Olio hanno portato il Comune di Napoli in Tribunale, ottenendo il riconoscimento 

"dell'inerzia rispetto all’articolata istanza con la quale veniva prospettata l’esistenza di una situazione di disagio ambientale, conseguente alla mancata regolamentazione di orari e modalità di esercizio di attività economiche richiamanti, in orario notturno, numerosi clienti, tali da impedire il normale riposo e da superare, in ogni caso, i limiti di normale tollerabilità come imposti dal Piano di zonizzazione acustica".

Alla sentenza favorevole del Tribunale di Napoli, che aveva previsto una condanna per il Comune a risarcire i residenti di piazza Bellini, non sarebbe seguita, secondo i giudici, l’adozione di provvedimenti che potessero 

"ridurre e ricondurre a livelli di normale tollerabilità le immissioni acustiche derivanti dall’esercizio di attività economiche e dall’afflusso dei clienti di queste nell’area abitata dai ricorrenti".

Movida Comune di Napoli, il Tar impone la delibera entro 30 giorni

In questo contesto, il ritardo nell’adozione della nuova ordinanza ha portato il Tar della Campania a emettere l’ultima sentenza il 3 ottobre 2025, provvedimento con il quale si obbliga il Comune di Napoli ad adottare rimedi per contrastare il rumore provocato dalla movida nelle zone di piazza Bellini, via Cisterna Dell’Olio e vico Quercia entro 30 giorni.

Quali sono le nuove regole anti movida a Napoli

I tempi, dunque, sembrerebbero maturi affinché a Napoli possa entrare in vigore, entro i primi giorni del prossimo mese di novembre, la nuova ordinanza approvata dalla giunta guidata dal sindaco Gaetano Manfredi e adottata su proposta dell'assessore al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato, dell'assessore al Verde e alla Salute, Vincenzo Santagada, e all'assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu.

Per le zone particolarmente interessate dal fenomeno della movida - e, quindi, partendo dalle aree di piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell’Olio e vico II Cisterna dell’Olio - l’ordinanza prevede i divieti:   

  • di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande, alcoliche e non alcoliche, dalle ore 22:00 alle ore 6:00 del mattino successivo. La vendita è consentita negli spazi interni;
  • del servizio esterno ai tavoli dalle ore 00:00 alle ore 6:00 del mattino;
  • di qualsiasi forma di diffusione sonora esterna rispetto agli esercizi pubblici, attività commerciali e artigianali, circoli privati, nonché in concomitanza con manifestazioni pubbliche e private.
Comune di Napoli, arriva l'ordinanza anti movida: ecco orari e divieti
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Quali sono i divieti ai gestori dei locali di Napoli

Inoltre, si legge ancora nell’ordinanza, i titolari dei locali devono rispettare le norme relative all’inquinamento acustico, adottando le misure occorrenti ad assicurare il diritto al riposo dei residenti nelle aree adiacenti e a evitare disturbi alla quiete pubblica. 

I gestori e gli esercenti dei locali devono adottare, infine, tutte le misure possibili a prevenire situazioni di degrado e a fare in modo che i comportamenti dei frequentatori possano mettere a rischio la vivibilità dell’area.

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