La ricerca di stili di vita salutari nelle città italiane passa attraverso spazi verdi, percorsi sicuri e facilità di accesso alle attività fisiche quotidiane. Il nuovo studio condotto da Unobravo ha individuato le città più sane d’Italia, mettendo in luce quali aree urbane promuovono meglio il benessere fisico e mentale dei residenti. Sulla base di un indice multidimensionale che considera percorsi pedonali, spazi verdi, palestre, mobilità attiva e interesse per il fitness, emerge un podio ben definito.
La top 3 delle città più sane e attive in Italia
Guardando alle principali città italiane, la qualità della vita non dipende più soltanto da servizi e opportunità lavorative, ma anche dalla possibilità di mantenersi attivi e in salute. Le tradizionali classifiche, come quella sulle città più vivibili in Italia, si concentrano su comfort e benessere generale, ma oggi cresce l’attenzione per fattori legati allo stile di vita, alla presenza di spazi verdi e all’accessibilità di percorsi per camminare o andare in bici.
Un’analisi inedita arriva dall’Indice delle Città in Movimento, lo studio di Unobravo – piattaforma di psicologia online – che ha esaminato 33 grandi città italiane secondo le opportunità offerte per condurre una vita attiva e salutare. Ecco la classifica delle top 3 città più attive e salutari d’Italia.
Padova in prima posizione
La città di Sant'Antonio e del Prato della Valle - i canonici itinerari di Padova - è leader della classifica di Unobravo: la città si aggiudica il primo posto grazie all’abbondanza di parchi, agli oltre 1.800 percorsi per running e camminate, al 33% di residenti che vanno al lavoro a piedi o in bici e una forte attenzione al fitness anche online.
Seconda in classifica, Bergamo
Medaglia d'argento per Bergamo, seconda in classifica per l'elevato numero di palestre (71 ogni 100.000 abitanti), una ricca rete di percorsi pedonali e una comunità particolarmente attenta al movimento quotidiano.
Prato, sul gradino più basso del podio
Terzo gradino del podio per Prato, città toscana che conquista la medaglia di bronzo per la grande percentuale di spazi verdi urbani (44%) e numerosi percorsi per l’attività fisica. Vivere a Prato è anche particolarmente salutare, visto il tasso di obesità regionale tra i più bassi.
Milano, Monza e Rimini: città ad alta qualità della vita
Appena fuori dal podio si trovano città come Monza, Milano e Rimini, che uniscono vivacità urbana a tante occasioni per muoversi all’aria aperta.
- Milano, con una percentuale notevole di cittadini che scelgono la mobilità attiva (più del 26%), conta oltre 2.000 percorsi per correre o camminare e una forte offerta di palestre, nonostante i costi medi più elevati.
- Rimini sorprende con il 52% di aree verdi — il valore più alto tra tutte — e un numero crescenti di persone che fanno tragitti casa-lavoro in bicicletta o a piedi. Si conferma così tra le città più sane d’Italia anche grazie a una solida cultura dell’attività all’aperto.
Bolzano, Brescia e Torino: le virtù del Nord
Altre città virtuose sono sicuramente Bolzano, Brescia e Torino. Chi vive in queste città può facilmente integrare il benessere nella routine quotidiana, dai parchi cittadini alle infrastrutture dedicate al fitness.
- Bolzano spicca per la percentuale record di residenti che praticano regolarmente attività motoria (oltre il 63%) e il tasso di obesità più basso.
- Brescia e Torino, grazie a una rete di spazi verdi ben distribuita e a numerosi impianti sportivi accessibili, contribuiscono a mantenere standard elevati di attività fisica.
Firenze e Verona: cultura e salute vanno a braccetto
Firenze e Verona chiudono la top 10, a pari merito, offrendo un mix ideale tra patrimonio storico e attenzione alla salute dei residenti. Entrambe propongono quasi 2.000 percorsi dedicati al movimento, percentuali di spostamenti attivi tra le più alte d’Italia e una copertura significativa di aree verdi.
Qui, la qualità della vita si misura anche con la possibilità di fare sport all’aria aperta nel cuore della città, rendendo più facile prendersi cura del proprio corpo e della propria mente.
Le città meno attive: il divario tra Nord e Sud
Se il Nord domina la classifica delle città più sane d’Italia, il Centro-Sud si trova ancora indietro, con Foggia, Taranto e Bari maglia nera per opportunità di movimento.
A pesare non è il disinteresse dei cittadini quanto sono la carenza di percorsi pedonali e ciclabili, pochi spazi pubblici dedicati al fitness e percentuali di obesità più elevate. Aumentare le infrastrutture green e investire in mobilità attiva rappresentano la sfida principale per colmare questo gap e garantire a tutti gli italiani pari opportunità di benessere urbano.
I criteri e i parametri dello studio
L’Indice delle Città in Movimento di Unobravo ha valutato i capoluoghi italiani sulla base di parametri concreti, dimostrando che il benessere dipende anche dagli stimoli offerti dal territorio: camminare, correre o pedalare fa parte della quotidianità.
- densità di imperdibili spazi verdi;
- numero di percorsi ciclabili e pedonali;
- presenza di palestre;
- costo medio dell’abbonamento fitness;
- livello di interesse online.
Lo studio completo è disponibile al seguente link: https://www.unobravo.com/post/citta-attive
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