Nel corso dell'audizione in Senato sulla Legge di Bilancio, il segretario confederale della UIL, Santo Biondo, ha espresso soddisfazione per il riconoscimiento in manovra del valore economico, sociale e politico della contrattazione collettiva. Allo stesso tempo però ha criticado le misure che riguardano fisco, previdenza e sanità, considerandole insufficienti.
“L’articolo 4, che prevede la detassazione dei rinnovi contrattuali e la riduzione dell’imposta sui premi di produttività, va nella direzione che la Uil chiede da anni: sostenere i salari attraverso la contrattazione. Ora - ha precisato Biondo - serve renderla una misura strutturale e circoscritta ai contratti sottoscritti dalle parti sociali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; bisogna, poi, estendere la soglia di reddito fino a 40 mila euro, oltre a recuperare i ratei del 2024 ed applicare questa misura anche al pubblico impiego.
Legge di bilancio e sicurezza sul lavoro
“Sulla sicurezza sul lavoro - ha proseguito Biondo - i 247 milioni previsti devono essere destinati al potenziamento degli Spisal, per garantire un’effettiva prevenzione nei luoghi di lavoro. Inoltre, la manovra tocca ambiti strategici come energia, agricoltura, edilizia e incentivi alle imprese, ma continua a mancare una vera strategia industriale capace di guidare la crescita.
La Uil chiede politiche strutturali, non proroghe o bonus a pioggia, per favorire occupazione, innovazione e qualità del lavoro. Solo una visione condivisa tra istituzioni, imprese e sindacati può trasformare la transizione ecologica e digitale in una reale opportunità di sviluppo sostenibile per il Paese”.
Sanità, fisco e previdenza insufficienti
“L’aumento del Fondo sanitario nazionale - ha sottolineato Biondo - è un passo avanti, ma le risorse restano insufficienti. Servono più assunzioni, personale e investimenti. Bene i fondi per gli infermieri, ma vanno resi stabili con il contratto. Mancano risorse per la non autosufficienza e la manovra cancella strumenti come Quota 103 e Opzione Donna: chiediamo il ripristino di quest’ultima e un confronto serio sulla previdenza”.
Infine, molto forte è la contrarietà espressa sul capitolo fisco e, in particolare, in merito alla flat tax e alla cartolarizzazione fiscale sul piano nazionale e locale : “Serve un sistema progressivo - ha concluso Biondo - che tassi di più gli extraprofitti, le grandi eredità e le rendite, per tassare meno lavoro e pensioni e investire in sanità e istruzione. La manovra contiene segnali positivi, ma resta ancora molto distante da un vero progetto di equità e sviluppo sostenibile”.
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