A cosa corrisponde la classe energetica E di un immobile e come migliorare prestazioni e consumi
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Calcolo della prestazione energetica (APE) di una casa
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Le moderne trattative di compravendita o di locazione richiedono la conoscenza della classe energetica di un immobile mediante un’accurata analisi tecnica che stabilisca il fabbisogno di energia, le prestazioni degli impianti presenti e il livello di sostenibilità ambientale. Si potrebbe affermare che la direttiva Case Green abbia fatto propri questi criteri nell'ottica di ridurre le emissioni inquinanti degli edifici. 

In una originaria versione si prevedeva il primo obiettivo del 2030 di come arrivare alla classe energetica E. Il provvedimento definitivo del 2024 fissa altri target che impegnano tutti gli Stati membri dell’Unione europea ad adottare misure interne per migliorare l'efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare. 

Come arrivare alla classe energetica E entro il 2030

L’attenzione per l’efficienza energetica degli edifici è cresciuta a dismisura negli ultimi anni in considerazione delle aumentate spese legate ai consumi energetici delle abitazioni e alla riduzione delle emissioni provenienti dagli immobili. 

Il patrimonio edilizio, infatti, è responsabile da solo di circa il 40% del totale dei consumi energetici dell’Unione europea. Quest’ultima, a sua volta, nel programma New Green Deal si è impegnata ad abbattere tutte le emissioni di sostanze inquinanti del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990, per poi azzerarle entro il 2050. 

La direttiva Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), meglio conosciuta come Case Green, introduce nuovi obiettivi che tutti i Paesi dell’Ue devono perseguire. Per tutto il patrimonio immobiliare non c’è più lo step intermedio da raggiungere, ovvero quello della classe energetica E entro il 2030. Si introducono, tuttavia, due nuovi traguardi sui consumi medi di energia primaria: 

  • la riduzione del 16% entro il 2030;
  • la diminuzione del 20-22% entro il 2035, con almeno il 55% delle riduzioni energetiche ottenute dalla ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori. 
Impianto di climatizzazione
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Ape e diagnosi energetica: da dove si parte

Per avere un quadro complessivo della classe energetica e di come migliorarla è utile conoscere il funzionamento del sistema di classificazione, basato sull’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Il documento è disciplinato dalla legge 90/2013 che contiene tutte le informazioni da prendere in considerazione per attribuire una classe che va dalla A4, la più efficiente, alla G, corrispondente al livello degli edifici dalle prestazioni peggiori. 

La valutazione energetica degli immobili non deve essere confusa con quella degli elettrodomestici. Quest'ultima, evidenziata dall'etichetta che indica una lettera dalla G alla A in base alla nuova classificazione in vigore dal 2021, ha sostituito la vecchia scala che andava dalla D alla A++++. 

Differenza classe energetica elettrodomestici ed edifici

Pertanto, la nuova classe energetica E degli elettrodomestici, corrisponde alla vecchia classe A++ e comprende un’ampia gamma di apparecchi ritenuti molto efficienti e con buoni risultati in termini di risparmio energetico. 

La classe energetica E di una casa è indice, invece, di prestazioni medio-basse e di consumi elevati per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria in d’inverno, nonché per il raffrescamento d’estate. 

Come far salire la classe energetica?

Il passaggio a una classe energetica superiore non avviene in un unico step, ma richiede una programmazione degli interventi per ottenere dei risultati graduali. Generalmente, i primi passaggi sono meno invasivi e costosi e riguardano: 

  • la sigillatura di porte e finestre mediante l'utilizzo, in genere, di silicone per le giunture tra telaio e muro e paraspifferi adesivi o "a salamotto" per le parti inferiori delle porte e delle fessure dei telai;
  • la coibentazione dei cassonetti delle tapparelle per eliminare gli spifferi mediante schiuma o fascia isolante e specifici pannelli;
  • l’isolamento dei tubi di riscaldamento con rivestimenti e guaine termoisolanti;
  • la riduzione della dispersione del calore mediante l'uso di materiali isolanti;
  • la regolazione degli impianti esistenti

Interventi di questo tipo, poco invasivi, sono chiamati "quick win" e consentono di ottenere un miglioramento dei consumi energetici con risultati immediati, anche se non sufficienti per far salire la classe energetica dell'immobile. 

Migliorare la classe energetica di un appartamento in condominio

Le condizioni di un immobile forniscono, in genere, una valutazione su quanto conviene comprare una casa di classe energetica E. Appartamenti in condominio in queste condizioni sono dotati di impianti energetici vecchi e inadeguati, con infissi non performanti e coibentazioni insufficienti. 

Da una situazione di partenza di questo tipo, si può calcolare e migliorare la classe energetica della casa dapprima con miglioramenti poco invasivi, per poi agire con decisione: 

  • isolando, dal punto di vista termico, l’involucro (cappotto termico);
  • sostituendo gli infissi e i serramenti con modelli a taglio termico o a doppio e triplo vetro;
  • cambiando gli impianti di riscaldamento e di raffrescamento con caldaie moderne a condensazione o a pompa di calore;
  • integrando gli strumenti con sistemi di produzione di energia rinnovabile
Installazione di pannelli fotovoltaici
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Quante classi energetiche si guadagnano sostituendo gli infissi

Un intervento più incisivo è, senza dubbio, quello del cambio degli infissi. Sostituire le finestre con modelli a doppio o a triplo vetro, dotati di telai isolanti, consente di ridurre notevolmente la dispersione di calore, oltre ad assicurare un migliore comfort abitativo grazie all’isolamento acustico. 

Le ditte che effettuano lavori di questo tipo consigliano di cambiare i serramenti vecchi di almeno 20 anni o con evidenti segni di usura. Il cambio degli infissi consente, in linea di massima, di guadagnare almeno una classe energetica. 

Tuttavia, si potrebbe arrivare a due classi se il cambio di finestre e porte rientrasse in un più ampio intervento di riqualificazione dell’edificio, attuabile mediante l’applicazione di un cappotto termico esterno, isolando il tetto o il sottotetto ed eliminando i ponti termici. Interventi di questo tipo consentono di fare il salto di più classi energetiche in un unico lavoro. Il risultato finale dipende: 

  • dallo stato di partenza dell’immobile;
  • dalla qualità dei nuovi infissi, degli impianti e dei materiali usati per l'isolamento termico;
  • dalla perizia con la quale siano stati effettuati lavori di sostituzione della caldaia o di installazione del cappotto termico. 

Come aumentare di 2 classi energetiche senza fare il cappotto?

Il miglioramento di almeno due classi energetiche di un immobile si può raggiungere intervenendo direttamente sugli impianti di riscaldamento e di raffrescamento. In questo ambito, la sostituzione della vecchia caldaia è l’intervento più indicato, purché si presti attenzione alle ultime novità normative delle direttive europee. 

L'EPBD, infatti, blocca le caldaie alimentate a gas, non più incentivabili dal 1° gennaio 2025, dando la preferenza ai sistemi ibridi, come quelli che combinano caldaie e pompe di calore. Il nuovo indirizzo guarda al target da raggiungere entro il 2040 quando tutte le caldaie a gas dovranno essere totalmente eliminate. Il passaggio a una caldaia ibrida consente di ridurre drasticamente i consumi. 

Inoltre, si possono migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche dei propri impianti, installando valvole termostatiche, cronotermostati smart e altri sistemi intelligenti di domotica che consentono di gestire al meglio la temperatura dell’immobile, evitando sprechi e agendo anche da remoto grazie alle innovazioni tecnologiche. 

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