Il 2013 non ha portato significativi miglioramenti nel mercato dell'erogazione del credito, anche se gli ultimi mesi hanno visto una lieve crescita della domanda. Segnale che la voglia di comprar casa esiste ancora, ma le garanzie restrittive richiesti dalle banche e l'incertezza economica frenano il comparto
Se il sogno degli italiani è ancora togliersi un mutuo di dosso, in questo 2013 a punto di concludersi il vero sogno è stato accenderlo un mutuo, con le erogazioni che hanno viaggiato ancora in terreno negativo. I mutuatari hanno dovuto fare i conti anche con spread più alti rispetto alla media europea e con tassi di interesse anche vicini alla soglia di usura
A introdurre un controllo sulle erogazioni ci ha pensato l'europa che ha approvato una serie di misure per rendere i mutui più trasparenti e per tutelare il mutuatario, e ha inflitto una multa salatissima alle banche accusate di aver manipolato l'euribor. La banca centrale europea (bce) è intervenuta ancora una volta per tagliare i tassi di interesse, anche se questo- visto l'andamento dell'euribor che ormai da mesi viaggia a livelli praticamente vicini allo zero- con scarsi effetti sui mutui a tasso variabile
In ambito nazionale, il governo è intervenuto con il piano casa istituendo un nuovo fondo per le giovani coppie e dando il via alla terza moratoria abi sui mutui. Ma la novità più importante ha riguardato senz'altro lo stanziamento di due miliardi da parte della cassa depositi e prestiti alle banche per l'erogazione di prestiti agevolati alle famiglie per l'acquisto di case ad alta efficienza energetica.
L'accordo già siglato tra cdp e abi è stato salutato con entusiasmo dall'ance (associazione nazionale costruttori edili) che in un rapporto ha evidenziato come la misura darà uno slancio importante a tutto il mercato immobiliare
Contemporaneamente si è assistito negli ultimi tempi a una tendenza, da parte di alcuni istituti di credito, a offrire condizioni più vantaggiose ai propri clienti. Gli spiragli positivi degli ultimi mesi devono fare i conti con una ancora difficile congiuntura economica e con l'aumento della sofferenza bancaria, una delle ragioni principali per cui gli istituti non concedono prestiti
1 Commenti:
Il punto di domanda è d'obbligo
Un vero miraggio la ripresa
Nel settore immobiliare tutti pensano che non ci sarà
La ragione principale, la grave situazione delle banche italiane.
Annunciati licenziamenti imminenti nel settore bancario
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