Berlusconi taglia gli stipendi alle olgettine: dopo aver ricevuto durante anni ben 2500 euro mensili per partecipare alle famose feste di silvio berlusconi, le oltre trenta olgettine sono rimaste senza stipendio. Da alcune settimane, infatti, sembra che l'ex senatore abbia deciso di chiudere i rubinetti per il rischio di finire ai domiciliari. Il 24 gennaio la procura di Milano deciderà se aprire l'indagine per corruzione di testimone nel filone cosiddetto rubyter. Il sospetto di reiterazione del reato (il pagamento di quelle che furono testimoni nel processo) potrebbe spingere il giudice a decidere per i domiciliari. Un'eventualità che l'ex premier, che ha chiesto l'assegnazione provvisoria ai servizi sociali, vuole assolutamente evitare (repubblica.it)
Fiat prepara una futura riorganizzazione: l'ad di fiat sergio marchionne sarebbe intenzionato a proporre al consiglio di amministrazione dell'impresa -che si riunirà il 29 gennaio- di spostare la sede fiscale del gruppo fiat-chrylser in gran bretagna, seguendo il modello chn industrial. Per la quotazione la scelta dovrebbe ricadere su wall street come mercato principale e su piazza affari come mercato secondario. Secondo gli analisti di intermonte, la riorganizzazione del gruppo, simile a quanto avvenuto per cnh industrial, è altamente probabile (Milano finanza)
Cina, default il 31 gennaio?: in cina il fondo d'investimento ceq1 ha fatto sapere che dal 31 gennaio non sarà in grado di pagare agli investitori il prodotto in scadenza per 3 miliardi di yuan, pari a 496 milioni di dollari, ed è così che per quella data si teme la bolla del credito. E il default di fine mese potrebbe essere solo il primo di una serie. In appena cinque anni il credito nel paese è passato dai 9mila miliardi di dollari ai 23mila miliardi di fine 2013, e solo quest'anno le aziende cinesi dovranno pagare interessi sui debiti accumulati per mille miliardi di dollari (investireoggi.it)
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