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Questa volta CoContest propone la trasformazione di un piccolo appartamento in pieno centro a Bologna. Creare uno spazio living, una cucina, una zona notte e un ripostiglio è possibile? Vediamo a cosa hanno pensato i designer.

Il cliente che si è rivolto a CoContest, il sito italiano che per la prima volta applica la formula del crowdsourcing all’interior design, ha comprato un appartamento in pieno centro a Bologna per usarlo come pied à terre da utilizzare durante i suoi viaggi in città. Ha però pensato di affittarlo a professionisti o studenti durante i periodi di non utilizzo, quindi la sua esigenza era di avere uno spazio prevalentemente a uso singolo, occasionalmente doppio.

L’appartamento si trova in un edificio costruito negli anni Sessanta, ristrutturato l’ultima volta quindici anni fa, e le richieste del cliente sono quelle di creare uno spazio living, una cucina, una zona notte e un ripostiglio in grado di contenere una bici pieghevole. La risposta dei designer è stata impressionante: in ben 24, provenienti da ogni parte del globo, hanno presentato al proprietario dell’appartamento le proprie proposte.

Il primo classificato, lo studio di architettura “+cm architects”, ha focalizzato la propria attenzione sulle ridistribuzioni degli spazi e delle conseguenti funzioni.

Alla zona giorno si accede attraverso un filtro d'ingresso dove vi è disposto un armadio adibito a ripostiglio per la bicicletta e gli attrezzi inerenti, inoltre è previsto un gancio accanto alla porta per appendere una seconda bici, magari quella di un ospite o proprio quella del proprietario senza dover ogni volta aprire l'armadio-ripostiglio. La cucina è moderna e funzionale, dotata di tutti i comfort e gli elettrodomestici fondamentali.

Al di sopra è prevista una controsoffittatura per il posizionamento degli impianti di climatizzazione e le tubazioni di areazione della cappa. Il divano angolare contiene al suo interno un vano porta oggetti, comodo per riporre le lenzuola e i cuscini che si utilizzeranno all'occorrenza sullo stesso quando verrà  trasformato in letto matrimoniale oppure per contenere altri oggetti. Alla camera da letto si accede attraverso un corridoio dotato di una libreria composta da mensole.

Nella zona corrispondente al bagno e del disimpegno è prevista una controsoffittatura per usufruire di un uno spazio container dove riporre valigie, piumini e oggetti più ingombranti. La camera da letto invece è arredata con un comodo letto queen size, per ospitare all'occorrenza chi si vuole. Il bagno, modificato nelle sue forme, è più funzionale con una doccia in vetro sul fondo e sanitari sospesi per una più comoda pulizia. Il cliente ha particolarmente apprezzato il fatto che gli architetti siano riusciti a ricavare un insperato spazio living senza sacrificare gli spazi della zona notte.

Come trasformare un monolocale in un comodo pied à terre da affittare anche a professionisti e studenti (fotogallery)
autorizado

+cm architects

Il secondo posto è occupato dall’interior designer serba Gordana Ninkovic che, senza stravolgere il locale, risponde a tutti i requisiti richiesti: filtro d’ingresso con ripostigli, ampie armadiature, zona mista giorno-notte di adeguate dimensioni, dove convivono gli arredi necessari. In particolare, la cucina e il tavolo da pranzo addossati alle partizioni verticali, consentono la visuale diretta al terrazzino. Proseguendo attraverso il corridoio, provvisto di armadi a tutt’altezza, si arriva alla zona notte, trattata come un open space grazie all’assenza di chiusure e porte. Qui, oltre al letto, il designer ha allestito anche una zona studio e una zona relax, con sofa e poltroncine.

Come trasformare un monolocale in un comodo pied à terre da affittare anche a professionisti e studenti (fotogallery)
autorizado

Gordana Ninkovic

Al terzo posto troviamo la designer ucraina Julia Vin, che si è immaginata il proprietario di questa casa come una persona attiva e colta, con una mente libera e aperta al mondo. Ha utilizzato arredamenti moderni e minimalisti, caratterizzati da una gamma di colori che vanno dal grafite al nero. La zona giorno e la zona notte sono messe in comunicazione grazie al collocamento, in quest’ultima, di un divano-letto. Grazie a ciò, infatti, di giorno la zona notte viene adibita completamente a studio, anche grazie alla presenza di un ampio piano di lavoro.

Come trasformare un monolocale in un comodo pied à terre da affittare anche a professionisti e studenti (fotogallery)
autorizado

Julia Vin

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1 Commenti:

luciana
21 Maggio 2015, 13:43

Bisognerebbe sapere quanti mq2 è l'appartamento!!
Sono gli spazi piccoli,quelli di 20mq2 i più difficili da arredare!

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