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Il piano del governo cinese che ha portato in 10 anni alla realizzazione di 76 milioni di case a prezzi accessibili
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Dal 2003 la Cina ha portato il numero di “case a prezzi accessibili” a 76 milioni. Il piano per la riduzione del deficit immobiliare sembra aver funzionato e adesso altri Paesi in via di sviluppo stanno prendendo spunto proprio dai cinesi.

A quanto pare, la chiave dell’espansione del mercato cinese sta nelle diverse scelte che si possono fare. Oltre alla possibilità di comprare casa, Pechino consente l’affitto e lo sviluppo di progetti che combinano l’azione pubblica e privata.

Il governo cinese non ha solo pensato alla costruzione di decine di migliaia di edifici, ha adottato anche alcune misure per migliorare l’accesso alla casa. Ecco alcune delle politiche seguite da Pechino, che possono essere un buono spunto per rilanciare il mercato immobiliare.

Case per chi ha un reddito basso – Sono costruite dallo Stato e sono date dal governo alle famiglie più bisognose. Si tratta di piccole abitazioni, di circa 50 m2 o meno.

Case pubbliche in affitto – Possono essere realizzate dal governo o da imprese private. Il costo è ben al di sotto del prezzo di mercato, ma le dimensioni non superano i 40 m2.

Case a prezzi accessibili – Per coloro che desiderano investire nel mattone, la Cina promuove piani che prevedono la realizzazione di case di 60 m2 per i cittadini con redditi bassi. Sono inoltre previsti aiuti nel caso in cui le famiglie della classe media acquistino in zone dove i prezzi sono cresciuti più velocemente dei salari.

Case a piccoli prezzi – Queste case sono pensate per famiglie con redditi medio-bassi e che vivono in città in cui il mercato immobiliare è caratterizzato da prezzi elevati. La superficie media di queste abitazioni è di circa 90 m2. Si tratta, inoltre, di immobili che hanno una caratteristica particolare: se si vendono, il guadagno ottenuto deve essere devoluto al governo.

Case da ristrutturare – C’è poi il problema delle case ormai datate o situate in quartieri depressi. In questi casi il governo cinese si prende l’onere di ristrutturare gli immobili e renderli così migliori. Un intervento che mira a migliorare l’accesso e non tanto a promuovere il nuovo mercato immobiliare.

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