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Nel mese di luglio si conferma in forte aumento la propensione da parte delle famiglie italiane a richiedere mutui e prestiti, come evidenziato dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF. In particolare, la domanda di mutui ha fatto registrare una crescita pari a +63,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. 

L’andamento della domanda di mutui

La domanda di mutui da parte delle famiglie italiane continua a mantenersi su livelli record anche nel mese appena concluso, con un +63,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (valore ponderato, a parità di giorni lavorativi), sebbene in attenuazione rispetto ai valori registrati nei mesi di maggio e giugno dell’anno in corso, quando la domanda ha fatto segnare rispettivamente +84,5% e +81,1%. Si conferma pertanto l’andamento positivo che si registra ormai da due anni a questa parte, dopo il crollo del biennio 2011-2012.

Importo medio richiesto

Le evidenze dell’analisi CRIF mostrano anche come l’importo medio richiesto rimanga ancora contenuto, frutto sia del prezzo delle abitazioni in costante calo sia dell’atteggiamento prudente da parte dei richiedenti: nel mese di luglio appena concluso, infatti, si è attestato a 122.319 Euro, al di sotto dei valori registrati nel corrispondente mese degli anni precedenti e ben distante dal picco del 2010, quando era risultato superiore a 140.000 Euro.

La tendenza a richiedere un mutuo il più contenuto possibile trova conferma anche nella distribuzione per fascia di importo: nei primi sette mesi del 2015, infatti, le preferenze degli italiani si sono concentrate nuovamente nella classe compresa tra 100.000 e 150.000 Euro, con una quota pari al 30,6% sul totale, in crescita di 2 punti percentuali rispetto al 2014. 

Periodo di ammortamento

La perdurante cautela da parte delle famiglie, nel tentativo di individuare soluzioni che pesino il meno possibile sul reddito disponibile, trova riscontro anche nell’orientamento verso piani di rimborso più lunghi. A questo riguardo, la distribuzione della domanda di mutui per durata mostra, ancora una volta, come più di 2 richieste di mutuo su 3 abbiano scadenza superiore ai 15 anni.

Nello specifico, è la classe compresa tra i 15 e i 20 anni ad essere risultata la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,0% del totale, seguita a ruota dalla fascia tra i 25 e i 30 anni, con il 21,9%, e da quella tra i 20 e i 25 anni, con il 20,3%. 

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