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La legge di Bilancio introduce anche importanti novità per le famiglie, soprattutto per i genitori lavoratori, dalla possibilità per le future mamme di lavorare fino al nono mese di gravidanza al prolungamento del congedo di paternità fino a cinque o addirittura sei giorni.

Il cosiddetto “pacchetto famiglia” prevede che le future mamme possano scegliere di lavorare fino al nono mese di gravidanza (sempre che il medico conceda il nullaosta) per poter usufruire successivamente dei cinque mesi previsti dal congedo di maternità.

Confermato il congedo di paternità ma viene allungato di un giorno rispetto a quanto previsto 2018. Entro cinque mesi dalla nascita, infatti, i papà potranno usufruire del “5+1”, ossia cinque giorni ai quali, a determinate condizioni, se ne potrà aggiungere un sesto che verrà detratto da quelli previsti per le mamme.

Nel caso in cui le aziende utilizzino modello di lavoro slegato da vincoli di orario, il cosiddetto smart working, gli accordi dovranno dare la precedenza alle domande delle mamme nei tre anni che seguono il congedo di maternità o dei genitori (mamme e papà) di figli con disabilità.

Cento milioni annui, inoltre, sono previsti per sostenere le politiche destinate alle famiglie, di cui una parte andrà ad incentivare il welfare aziendale per permettere ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti di conciliare al meglio vita privata e lavoro.

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