*Articolo scritto da Francesco Gilioli, collaboratore di idealista/news
Dieci chilometri quadrati di zona rossa invalicabile nel quartiere dell’Eur a Roma. Sono ingenti le misure di sicurezza approntate in vista del G20 in programma nella capitale il 30 e il 31 ottobre.
A preoccupare Questura e Prefettura, incaricate di gestire l’ordine pubblico, non è soltanto il vertice dei capi di Stato e di Governo che si tiene alla Nuvola ma anche le manifestazioni più o meno annunciate che hanno come teatro varie zone della città eterna.
Sono più di un migliaio gli agenti della polizia locale che presidiano le strade dell’Eur e almeno altri seimila tra carabinieri, poliziotti e finanzieri sono dislocati in zone considerate strategiche per impedire eventuali cortei No Vax e no Green Pass.
Cortei che non sono stati autorizzati e sono considerati ad alto rischio di infiltrazioni di anarchici ed estremisti. Numerosi i check point in vie e piazze, sui tetti di alcuni palazzi sono stati collocati i tiratori scelti, alcuni elicotteri sono in volo, dotati anche di visori notturni.
Allertati e pronti a intervenire i reparti speciali anti-terrorismo. All’occorrenza potrebbero essere utilizzati droni e dispositivi a tecnologia militare. Il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha deciso la chiusura, sabato, di tutte le scuole di Roma.
Se il summit, nella convinzione di Prefettura e Questura, può essere gestito con un certo margine di sicurezza grazie alla zona rossa cui possono accedere solo i soggetti autorizzati, a preoccupare maggiormente sono le manifestazioni di protesta. In particolare il corteo in programma sabato, che dovrebbe contare oltre 10mila partecipanti, provenienti da tutto il mondo. Le forze dell’ordine temono l’infiltrazione di frange violente.
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