Per capire se un immobile è abusivo oppure no si può ricorrere all'autocertificazione tramite la quale risalire alla data di realizzazione. A chiarirlo è il Consiglio di Stato.
Il caso esaminato riguarda un Comune che ha disposto la demolizione di un garage realizzato senza permesso. L'Amministrazione, nel dettaglio, ha contestato il fatto che il garage sia stato realizzato dopo l'entrata in vigore della Legge 765/1967, con la quale è stato previsto l'obbligo della licenza edilizia per tutti gli interventi edilizi.
Ma il proprietario, come spiegato da Edil portale che ha riportato la vicenda, "avvalendosi di tre dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, rese da soggetti a conoscenza dello stato dei luoghi, ha contestato che l'immobile è stato realizzato in epoca precedente al 1° gennaio 1967".
Il Tar ha respinto il ricorso del proprietario, ma il Consiglio di Stato, con la sentenza 1222/2022, ha chiarito che "l'onere di provare la data di realizzazione e la consistenza dell'immobile spetta al soggetto cui è stato contestato di aver commesso l'abuso. Se, però, quest'ultimo fornisce concreti elementi di riscontro, l'onere della prova si trasferisce all'Amministrazione".
In particolare, il Consiglio di Stato ha spiegato che il Comune ha semplicemente affermato "che il manufatto risultava esistente il 26 giugno 1975 sulla base del volo dell'Istituto Geografico Militare, mentre non era presente nei rilievi effettuati il 30 agosto 1954 sulla base degli stessi rilievi". Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha ritenuto attendibili le autodichiarazioni e ha così annullato l'ordine di demolizione del Comune.
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