Impegno a modalità "ordinate" per garantire prezzi sostenibili
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G7: stop petrolio russo in tempi che cosentano forniture alternative
Askanews
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I paesi del G7 si impegnano a "eliminare progressivamente o a mettere al bando le importazioni di petrolio russo", ma con modalità e tempistiche "ordinate" e tali da "assicurare al mondo tempo per reperire forniture alternative". Lo si legge nel comunicato diffuso nel corso del vertice straordinario dei leader in teleconferenza, sotto la presidenza di turno della Germania, ma diffuso dai canali della Casa Bianca.

Le sette maggiori economie avanzate si impegnano anche a collaborare con i vari partner "per assicurare forniture di energia globali stabili e sostenibili, a prezzi abbordabili per i consumatori, anche accelerando la riduzione della dipendenza complessiva sui combustibili fossili - si legge - e la transizione verso energie pulite, in linea con i nostri obiettivi climatici".

L'impegno sul petrolio è tra quelli assunti nell'ambito delle misure sanzionatorie contro la Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina. La terminologia utilizzata sembra avere tonalità più ponderate rispetto all'ipotesi di completa messa al bando del petrolio russo entro fine anno, su cui da giorni dibattono, dividendosi, i Paesi Ue.

 I leader del G7 - che include Usa, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Giappone -rivendicano che il pacchetto coordinato di sanzioni contro la Russia, che non ha precedenti "ha già intralciato notevolmente la guerra di aggressione russa, limitandone l'accesso ai canali finanziari e l'abilità di perseguire gli obiettivi. Queste misure restrittive - si legge - hanno già avuto un impatto significativo su tutti i settori economici russi, finanza, commercio, difesa, tecnologia e energia e intensificheranno le pressioni sulla Russia nel corso del tempo".

"Continueremo a imporre costi pesanti e immediati sul regime del presidente (Vladimir) Putin per questa guerra ingiustificabile", proseguono i leader del G7 che si impegnano a una serie di provvedimenti.

Oltre al primo impegno, quello sul petrolio, i leader affermano che assumeranno misure "per vietare o prevenire la fornitura di servizi chiave dai quali dipende la Russia. Questo rafforzerà l'isolamento della Russia in tutti i settori dell'economia". Terzo, "continueremo a assumere sanzioni contro le banche russe collegate all'economia globale e di rilenvanza sistemica per la sua finanza".

Quarto, i paesi del G7 si impegnano a "continuare gli sforzi per combattere i tentativi del regime russo di diffondere la sua propaganda". E qui si afferma che "le imprese private rispettabili non devono fornire fatturato al regime russo o ai suoi affiliati, che alimentano la macchina da guerra".

Quinto a e ultimo impegno: "continueremo a rafforzare la nostra campagna contro le élite finanziarie, e i loro familiari, che supportano il presidente Putin in questo sforzo bellico e dilapidano le risorse dei russi. Imporremo sanzioni su altre persone", concludono i leader.

 

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