Comunicazione dell'istituzione sulle tecnologie decentralizzate
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Askanews

La Banca d'Italia ha avvertito gli intermediari che intende monitorare "la funzionalità degli assetti di governo e controllo e l'efficacia degli eventuali limiti e presidi operativi interni, anche antiriciclaggio, introdotti" su cripto-attività e tecnologie decentralizzate nella finanza. E che, completati gli iter europei in tal senso, "potrà intervenire con indicazioni aventi anche natura prescrittiva, per contribuire a garantire uno sviluppo dei servizi basati su tecnologie decentralizzate sicuro, efficiente, inclusivo, sostenibile". Lo si legge nella "Comunicazione della Banca d'Italia in materia di tecnologie decentralizzate nella finanza e cripto-attività", pubblicata oggi dall'istituzione di Via Naizonale.

La Banca d'Italia, spiega il documento, in raccordo con la Bce e con le altre autorità di controllo nazionali "continuerà a monitorare l'andamento del mercato delle cripto-attività e l'evoluzione dell'uso delle tecnologie decentralizzate nella finanza al fine di valutarne i rischi e gli impatti sulla stabilità finanziaria, sugli intermediari bancari e finanziari, sul corretto funzionamento del sistema di pagamenti e sulla tutela della clientela".

L'Istituto afferma che continuerà anche a collaborare nelle varie sedi internazionali ed europee per definire standard di elevata qualità e a rafforzare il dialogo con gli operatori di mercato con l'obiettivo di: I) favorire lo sviluppo di modelli operativi solidi e sostenibili, anche con riferimento all'"impatto ambientale"; II) garantire un adeguato livello di interoperabilità (e "standard di colloquio") tra diverse soluzioni tecnologiche a supporto della finanza decentralizzata e dell'operatività in cripto-attività; III) assicurare il rispetto della normativa vigente, in particolare di quella AML; IV) favorire la parità competitiva con le altre giurisdizioni alla luce dello sviluppo tecnologico.

La Banca d'Italia potrà inoltre promuovere e offrire supporto a iniziative volte a definire standard e buone prassi che possano costituire un punto di riferimento condiviso36 specie nell'ambito di settori di attività e di sviluppo non inclusi nelle regole vigenti e in quelle di prossima emanazione, accrescendo l'attrattività della piazza finanziaria nazionale.

L'Istituto, si legge, è aperto al dialogo con i vari stakeholders, anche attraverso i facilitatori di innovazione che esso gestisce, per promuovere la definizione e lo sviluppo di standard tecnologici abilitanti, a cui tali soggetti potranno fare riferimento qualora intendano sviluppare servizi connessi alle tecnologie Dlt; ciò con l'obiettivo di individuare e sostenere nell'ambito del sistema finanziario e dei pagamenti un'innovazione virtuosa e adeguatamente presidiata, al fine di mitigare i rischi che essa può comportare e massimizzare i benefici che ne possono derivare a vantaggio del sistema economico e degli attori che lo compongono: consumatori, famiglie, imprese, enti della pubblica amministrazione.

 

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