La pandemia ha cambiato profondamente la maniera di lavorare. Molte imprese e molti dipendenti hanno scoperto che lo smart working offre indubbi vantaggi. Nonostante alcune aziende siano tornate in ufficio, altro hanno trasformato in norma lavorare da casa almeno la metà del tempo.
Questa mappa ci offre la percentuale di persone che hanno lavorato da casa almeno la metà del tempo nel 2021, secondo dati di Eurostat. Dobbiamo ricordare che molte persone furono costrette a lavorare da casa per la quarantena e il lockdown
Ci sono profonde differenze geograficie. La percentuale di lavoratori in smart working è più alta in Europa occidentale e settentrionale che in Europa orientale e soprattutto sudorientale. Sono molteplici le cause: le politiche governative, la cultura lavorativa e i settori dominanti. I Paesi dove è maggiore la percentuale di persone che svolgono lavori di ufficio chiaramente avranno un percentuale più alto di lavoratori in smart working. Tutto il contrario dei Paesi dove si svolgono lavori più fisici.
Romania (2,4%) e Bulgaria (2,8%) hanno la minore percentuale di dipendenti in smart working almeno la metà del tempo. Irlanda quella con più lavoratori lavorando casa almeno la metà dei giorni lavorativi.
Questa mappa mostra solo le persone in smart working la metà dei giorni lavorativi. Nel complesso i dati di Eurostat solo differenziano tra persone che lavorano da casa almeno la metà del tempo, alcune volte o mai. Per alcune volte si intende un tempo in smart working pari almeno a un'ora durante quattro settimane. Un periodo di tempo troppo piccolo per essere tenuto in considerazione.
Italia si trova tra i Paesi con una minore percentuale di persone in smart working, con un 8,3% di persone in smart working almeno la metà dei giorni lavorativi del 2021.
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