Importanti novità dell’ultima ora in tema di debiti con il Fisco. Scopriamo come funziona la nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali introdotta dal decreto Aiuti.
Sono entrate in vigore le regole per la nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali. L’agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) ha confermato che la nuova soglia di decadenza di 8 rate non pagate è valida per il singolo debito dilazionato, ma non impedisce comunque di rateizzare altri debiti. Si alza anche la soglia delle somme che danno diritto al pagamento semplificato.
La nuova rateazione delle cartelle esattoriali prevede che si possano chiedere fino a 72 rate (6 anni) per pagare i propri debiti con il Fisco, per le cartella fino a 120mila euro (prima del decreto Aiuti la procedura semplificata era prevista esclusivamente per i debiti fino a 60mila euro).
Un’ulteriore novità riguarda la decadenza dalla nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali che arriva dopo il mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive (prima il tetto era di 5). Questa regola si applica solo ai piani concessi a partire dal 16 luglio. Per quelli che a questa data erano già in essere continuano ad applicarsi le regole previste nel momento in cui la rateazione è stata accordata).
Le regole della nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali stabiliscono anche che l’eventuale decadenza da un piano di rientro non vieta di chiederne uno nuovo, a patto che si riferisca a debiti diversi da quelli decaduti. Ma se scadono i termini, il debito residuo non potrà mai più essere rateizzato.
Per le rateazioni già in essere alla data dell’8 marzo 2020, la condizione di decadenza è rappresentata da 18 rate non pagate, per quelle chieste sino al 31 dicembre 2021 si passa a 10 rate non pagate, per istanze presentate dal primo gennaio 2022 si è tornati a 5 rate non pagate e infine per le domande trasmesse dal 18 luglio si applica la regola delle 8 rate non pagate.
Per raccordare vecchia e nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali, inoltre, in caso di decadenza dalla rateazione delle istanze già presentate è sempre possibile dilazionare nuovamente il debito se si pagano integralmente le quote scadute. In questo caso, la nuova rateizzazione sarà gestita con le regole introdotte dal decreto Aiuti.
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