Il decreto Aiuti ter ha individuato una nuova misura di sostegno una tantum: il bonus 150 euro INPS
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bonus 150 euro INPS
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A seguito della crisi energetica e della guerra russo-ucraina, è stata approvata l’indennità erogata una tantum del Bonus 150 euro INPS. Qui troverai tutti gli ultimi aggiornamenti relativi alle agevolazioni statali del decreto Aiuti ter con un’attenzione particolare ai requisiti e alle scadenze da rispettare per categoria di lavoratore.

Bonus 150 euro dell’INPS: tutti i dettagli

Come replica della precedente indennità erogata per far fronte al caro prezzi, ovvero il bonus 200 euro, è stato approvato il Bonus 150 euro INPS destinato anche ai lavoratori autonomi e ai pensionati. Si tratta di una misura che consentirà, a coloro che soddisfano tutti i requisiti previsti, di ottenere tale importo direttamente nella busta paga di novembre 2022.

Anche questa volta, l’indennità partirà dal datore di lavoro per tutti i rapporti contrattuali, ad eccezione del lavoro domestico, purché venga rispettata la soglia massima di retribuzione mensile di 1.538 euro. Per i lavoratori autonomi e i pensionati, è stabilito un tetto differente sulla base del reddito percepito nell’anno 2021. È bene ricordare che si tratta di un aiuto una tantum, pertanto spetta a ciascuno soggetto in possesso dei requisiti previsti solo una volta.

Lavoratori dipendenti e Bonus da 150 euro INPS

I soggetti appartenenti alla categoria di lavoratori dipendenti devono avere una retribuzione lorda non superiore a 1.538 euro al mese e devono rispettare le seguenti condizioni al fine di ottenere il Bonus 150 euro INPS:

  • non devono essere titolari dei trattamenti pensionistici, percepire assegni di tipo sociale, di pensione per invalidi civili, ciechi e sordomuti;
  • non devono essere percettori di reddito di cittadinanza;
  • devono avere uno o più rapporti di lavoro attivi nel settore pubblico o privato, nel mese di novembre 2022.

Servirà un’autodichiarazione in grado di dimostrare tali requisiti al datore di lavoro, che inserirà il bonus nella busta paga di novembre 2022. L’importo del Bonus 150 euro INPS spetterà anche ai lavoratori in cassa integrazione o nella situazione di congedo parentale. Al contrario, nel caso di aspettativa non retribuita, il lavoratore non ha diritto al Bonus 150 euro INPS.

Recentemente, l’Inps ha chiarito anche i dettagli per la domanda che devono presentare i soggetti che hanno più di un rapporto di lavoro attivo (anche per i contratti part time). Per questa categoria di lavoratori è previsto che la domanda per il bonus 150 euro debba essere presentata solo al datore di lavoro che provvederà al pagamento dell’indennità (che può essere riconosciuto una sola volta per lavoratore). Ai fini del calcolo del limite retributivo, quindi, bisogna prendere in considerazione solamente il singolo rapporto di lavoro.

Possono presentare la domanda per il bonus 150 euro tutti i lavoratori che guadagnano più di 1.538 euro, sommando le cifre percepite per più rapporti lavorativi, se in uno dei rapporti di lavoro attivi non viene superato comunque il limite previsto per la retribuzione di novembre 2022. Inoltre, l’Inps ha chiarito in un recente messaggio che anche la tredicesima, o le sue rate, non vanno calcolate ai fini della retribuzione imponibile.

I lavoratori autonomi ed i pensionati hanno diritto al bonus?

Anche i lavoratori autonomi ed i titolari di trattamenti pensionistici possono accedere al Bonus 150 euro INPS, purché rispettino determinati requisiti reddituali. Tali categorie devono registrare infatti un reddito personale assoggettabile IRPEF non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021.

A tal riguardo, tuttavia, bisogna fare una precisazione: dal reddito menzionato sono esclusi i TFR (trattamenti di fine rapporto), le competenze arretrate che rientrano nella tassazione separata ed il reddito fondiario della casa di abitazione. Pertanto, per sapere se si è in possesso del requisito reddituale stabilito, è sufficiente controllare il reddito complessivo del modello Redditi. 

Come fare domanda per accedere al Bonus 150 euro INPS

L’indennità una tantum sarà pagata in maniera diversa a seconda della categoria di appartenenza. Il Bonus 150 euro INPS arriverà in forma automatica ai seguenti soggetti:

  • pensionati;
  • percettori di indennità di disoccupazione;
  • venditori a domicilio;
  • nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza;
  • lavoratori autonomi senza partita IVA non iscritti ad altre forme previdenziali.

Al contrario, i lavoratori dipendenti sono tenuti a presentare l’autocertificazione dei requisiti sopra citati al datore di lavoro e ricevereanno il Bonus 150 euro INPS dopo aver fatto domanda online. Ciò vale per:

  • lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti;
  • iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori con contratto di co.co.co, dottorandi e assegnisti di ricerca.

I lavoratori con partita IVA che hanno registrato un reddito non superiore a 20.000 euro nell’anno 2021 riceveranno il Bonus 150 euro INPS senza richiesta ad hoc, dal momento che l’istanza potrà essere trasmessa insieme alla domanda per il Bonus 200 euro per cui il termine di presentazione è fissato al 30 novembre 2022.

Per accedere al Bonus 150 euro INPS tramite domanda online sul sito web INPS è presente il modulo da compilare previa autenticazione tramite Carta d’Identità elettronica o credenziali SPID. Una volta effettuato l’accesso al sito, è sufficiente selezionare “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e individuare la propria categoria di appartenenza. Una volta compilato il modulo di domanda, l’ente di previdenza sociale procederà alla verifica e agli accertamenti necessari per comprendere se si rientra nella categoria dei beneficiari del Bonus 150 euro INPS.

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