Si è creato nodo gordiano a causa di sovrapposizione di norme
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Askanews

Sul superbonus si è creato un "nodo gordiano" a causa della sovrapposizione di norme e delle limitazioni di fatto agli utili sfruttabili per le cessioni di credito, ora per uscire da questa situazione serve "una soluzione di equilibrio", facendo anche leva sullo strumento dell'F24, ipotesi che sta raccogliendo consensi presso diverse istituzioni. Lo ha affermato il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli interpellato sulla questione durante una intervista a SkyTg24.

La vicenda superbonus "è diventato un nodo gordiano, per la sovrapposizione di norme che sono state poste in essere senza chiedere a noi preventivamente la nostra valutazione", ha detto. Il provvedimento ha avuto "un successo inimmaginabile" da chi lo ha emanato, mentre gli utili delle banche e delle società pubbliche con attività simili "sono limitati", laddove i crediti di imposta delle imprese che hanno fatto ricorso al 110% "non sono così limitati. Quindi - ha rilevato - i cassetti fiscali delle banche e delle società pubbliche similari sono pieni".

"Il governo ha nel decreto quater ha allungato da 5 a 10 anni la possibilità di detrarre questi crediti. Le banche non hanno un problema: noi non contestiamo questo provvedimento. Segnaliamo però che le imprese delle costruzioni e tutto il mondo ad esse connesso segnalano una cosa ovvia in economia: che un credito fiscale che si cede e che può essere recuperato invece che in 5 anni in 10 anni vale di meno. Questo - ha sottolineato Patuelli - è il punto chiave".

Come compensare i crediti del superbonus?

Per risolvere la questione, quindi, bisogna tenere conto "degli interessi dello Stato, della necessità di evitare assolutamente alcun abuso", e serve "una soluzione di equilibrio, che abbiamo concordato con l'associazione dei costruttori di Confindustria e che sta trovando grandi consensi nelle istituzioni, ossia utilizzare come forma per i crediti di imposta anche l'F24, che è uno strumento per pagare talune imposte. Noi troviamo dei grandi consensi nelle istituzioni per una questione che non è un regalo alle banche - ha concluso Patuelli -: noi siamo solamente attenti alle necessità delle imprese".

Proroga CILAS al 31 dicembre

Sull'altro tema al centro del dibattito dell'F24, quello che riguarda la proroga della CILAS al 31 dicembre, si è espressa la Cna, la confederazione nazionale dell'artigianato in un comunicato. "La CNA guarda con favore le indicazioni che arrivano dalla maggioranza parlamentare sul tema dei bonus edilizi nell'ambito della conversione del decreto aiuti quater. In particolare, come sollecitato dalla Confederazione, spostare in avanti, almeno al 31 dicembre, il termine per la presentazione della Cilas per usufruire del Superbonus 110%, ? indispensabile per consentire a molti condomini e imprese della filiera delle costruzioni di realizzare interventi di riqualificazione già programmati e avviati, ad oggi fortemente penalizzati dalla mancanza di un periodo transitorio". Lo si legge in una nota della confederazione.

Cna inoltre ribadisce "l'esigenza di modificare la norma del decreto per le unifamiliari eliminando il limite del reddito a 15mila euro per l'incentivo al 90% e rinnova la richiesta di trovare con urgenza risposte definitive al grave problema del blocco della cessione dei crediti che sta paralizzando migliaia di imprese del settore".

 

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