Ormai da anni si attende una riforma delle pensioni, per il superamento della legge Fornero, che ancora tarda ad arrivare. Tuttavia, la legge di Bilancio 2023, prevede un nuovo meccanismo per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Si tratta di quota 103, scopriamo come funziona e quali sono i requisiti per accedervi.
I requisiti per quota 103
Per evitare il ritorno alla Legge Fornero (pensione a 67 anni e 20 di contributi, oppure con 42 anni e 10 mesi di contributi), la legge di Bilancio 2023 ha introdotto un nuovo meccanismo per l’uscita anticipata (dopo quota 100 e quota 102 negli scorsi anni). Da gennaio, infatti, è in vigore quota 103, a cui potranno accedere i lavoratori con i seguenti requisiti:
- 62 anni d’età;
- 41 anni di contributi.
Va specificato che gli iscritti a due o più gestioni previdenziali, che non siano già titolari di trattamento pensionistico, possono cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate dall’Inps.
Cosa prevede la quota 103?
Nel dettaglio, i lavoratori che hanno maturato i nuovi requisiti previsti entro il 31 dicembre 2022 potranno ricevere la pensione a partire dal 1° aprile 2023 (1° agosto per i dipendenti pubblici). Chi, invece, li perfeziona dal 1° gennaio otterrà la prestazione trascorsi tre mesi dalla data di maturazione (sei mesi per gli statali).
Come funziona quota 103
Con quota 103 scatta un tetto all'importo dell'assegno, che non potrà superare le 5 volte il minimo Inps: circa 36.600 euro l'anno fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Il trattamento non potrà essere cumulato con altri redditi da lavoro, esclusi quelli da lavoro autonomo occasionale fino a un massimo di 5mila euro.
Lo schema di quota 103 prevede anche un bonus per chi decide di continuare a lavorare anche se in possesso dei requisiti per l’uscita anticipata. Nel dettaglio, si tratta di un esonero contributivo di circa il 10%, che consente un aumento dello stipendio della stessa misura. Ma, allo stesso tempo, l'importo della pensione rimarrebbe congelato al livello maturato al momento del rinvio, rimanendo quindi di fatto penalizzato.
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