Si è tenuto presso il Ministero dell'Economia il primo tavolo tecnico per discutere, e trovare una soluzione, al problema dei crediti incagliati del superbonus e degli altri bonus fiscali. All'incontro, che ha fatto seguito alla riunione di lunedì a Palazzo Chigi, hanno partecipato le diverse associazioni di categoria, dall'Abi alla CNA, che hanno presentato al governo possibili soluzioni all'impasse che si è creata dopo l'approvazione del decreto che blocca la cessione del credito e lo sconto in fattura
Ai lavori della prima riunione del tavolo tecnico sul Superbonus hanno partecipato i rappresentanti di Mef, la Presidenza del Consiglio, Mase, Mimit, Mit, Agenzia delle Entrate, Cdp, Sace e le associazioni
- Abi
- Ance
- Confedilizia
- Confindustria
- Confapi
- Alleanza Cooperative italiane
- Confartigianato
- Cna
- Confimi
- Rete professioni tecniche
- Casartigiani
- Confcommercio
- Confassociazioni
- UPPI
Il vice direttore generale vicario dell'ABI, Gianfranco Torriero, ha espresso una valutazione costruttiva dei lavori svolti nella prima riunione tecnica sul tema bonus edilizi. "Nel corso della riunione - ha detto Torriero - è cresciuto l'apprezzamento per la proposta ABI e ANCE sull'utilizzo dell'F24. Tale proposta è la soluzione percorribile visti gli assai ingenti acquisti di crediti di imposta già effettuati e gli impegni già assunti dalle banche, certificati dalla Commissione di inchiesta sulle banche lo scorso giugno".
Confartigianato ha chiesto al governo "di mettere in campo un'alternativa attraverso l'intervento di un acquirente pubblico di ultima istanza, come Cassa Depositi e Prestiti, in presenza di una massa significativa di crediti frammentata in una pluralità di singoli crediti di importo ridotto". Ha chiesto inoltre di ampliare l'arco temporale di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale, le imprese che hanno nei cassetti fiscali i crediti perdono infatti una parte del credito loro spettante. Sollecitato anche il rinvio della data entro la quale è necessario aver presentato la Cila per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito.
Con un comunicato, la Cna ha riferito della necessità di un provvedimento urgente. L'ipotesi di utilizzare gli F24 dovrà impegnare prioritariamente il sistema bancario a destinare la nuova capienza per acquistare i crediti nei cassetti fiscali delle piccole imprese di ogni importo e per tutte le tipologie di bonus. Al tavolo Cna ha inoltre chiesto una cabina di monitoraggio presso il Mef, si legge, sui flussi di crediti che saranno ceduti ed acquisiti dagli intermediari finanziari e sui tassi che verranno applicati alle nuove operazioni di acquisto.
Infine per quanto riguarda l'incertezza sui bonus minori generata dall'ultimo decreto del Governo, Cna ha chiesto che l'autodichiarazione del committente sia sufficiente per certificare la data di inizio lavori e poter utilizzare così la cessione del credito.
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