Destinata a rivoluzionare il mondo dell'edilizia tradizionale, l'edilizia acrobatica applica al mondo delle costruzioni delle tecniche che sono proprie dell'arrampicata, dell'alpinismo o della speologia. Il Ceo e fondatore di EdiliziAcrobatica spa, Riccardo Iovino, racconta a idealista/news cos'è e quali sono i vantaggi dell'edilizia acrobatica e com'è nata una società che dopo essersi aperta a mercati stranieri como il monegasco e lo spagnolo è da poco approdata anche nel Middle East.
Quando è nata EdiliziAcrobatica spa e in quali Paesi è presente adesso?
Tutto nasce nel 1994 quando decido di aiutare un amico e provare a sostituire una grondaia usando la tecnica della doppia fune di sicurezza che conoscevo bene da skipper navigato di barche a vela. La svolta decisiva ci fu nel 2007, con l’ingresso in società di Anna Marras, Amministratore Delegato con delega alle risorse umane, con cui abbiamo potenziato la struttura ponendo al centro le persone e quindi il dipartimento HR. Da quel momento la Società ha iniziato ad espandersi in tutto il territorio nazionale.
Oggi EdiliziAcrobatica ha il suo headquarter a Genova, è quotata in Borsa a Milano e a Parigi ed è presente nel mercato italiano, francese, spagnolo, monegasco e degli Emirati Arabi con il recente ingresso in Enigma Capital Investments, con quasi 130 aree operative presidiate e oltre di 2100 addetti. Lo abbiamo sempre detto: vogliamo rivoluzionare il modo di fare edilizia, anche guardando attentamente al resto del mondo, non solo dell’Europa.
Che cos'è l'edilizia acrobatica e cosa la differenzia dall'edilizia tradizionale?
Si parla di edilizia acrobatica quando l’impresa edile impiega personale qualificato, dotato di un sistema di funi, per eseguire lavori in punti difficili da raggiungere con un ponteggio di facciata classico. Pensiamo, ad esempio, alla cupola di una chiesa oppure al tetto di un edificio particolarmente alto.
Ma non solo, perché l’edilizia acrobatica risulta molto utile anche in quelle situazioni in cui non è materialmente possibile, o economicamente sostenibile, montare un ponteggio, ad esempio lungo il perimetro di un edificio situato in una strada molto stretta.
L’acrobatica prevede costi, tempi di realizzazione e un impatto sul singolo edificio o monumento enormemente inferiori. Inoltre, l’acrobatica si differenzia per un sostanziale minor impatto ambientale, oltre che a una maggiore sostenibilità.
Che formazione deve avere un operaio che lavora in un'impresa come la vostra?
Innanzitutto cerchiamo muratori, che trasformiamo in acrobati. E poi, per noi la sicurezza della nostra forza lavoro è importantissima e al fine di garantirla, è essenziale una adeguata formazione attraverso la nostra Academy. Per questo, due volte al mese, fermiamo tutto e facciamo formazione ai nostri operai specializzati e a tutto il personale. Non sono richieste doti particolari per calarsi, abbiamo anche tantissime donne nel nostro Gruppo, alcune delle quali anche tra i muratori acrobatici, e anche molto brave. L’unica caratteristica è non soffrire di vertigini.
Quali tipi di lavori non possono essere realizzati tramite questa tecnica di edilizia in alta quota e quali invece si?
Possiamo fare praticamente tutto. Da nuove installazioni, alla manutenzione completa delle facciate, alla messa in sicurezza di balconi e cornicioni, dalla tinteggiatura alla saldatura in quota, dal ripristino alla pulizia. Tutto ciò che ha a che fare con gli involucri esterni degli edifici, residenziali e non, ma non solo, anche dei grattacieli. Ovviamente il ricorso all’edilizia acrobatica risulta possibile anche in situazioni di lavorazioni lunghe e più strutturate.
Mi può fare un esempio di un lavoro da voi realizzato?
Ce ne sono tantissimi, solo nel 2022 abbiamo eseguito oltre 16.000 cantieri: in particolare, oltre a tutti gli edifici prevalentemente residenziali su cui siamo intervenuti, in Italia ci siamo occupati, attraverso la nostra Business Unit EA Monumenti della manutenzione del Campanile di San Francesco a Siena, Palazzo Venezia a Roma, il Duomo di Orvieto, i grattacieli delle Tre Torri a Milano, le mura storiche di Montepulciano, la Basilica di Santa Croce a Firenze, solo per fare alcuni esempi. Ma poiché mi piace sempre guardare al futuro, gliene dico uno che faremo all’estero: saremo sul grattacielo più alto e iconico del mondo, il Burj Khalifa di Dubai.
Le recenti modifiche normative sul superbonus e la cessione del credito possono avere ricadute sul vostro lavoro?
Dal punto di vista finanziario la nostra azienda non avrà ripercussioni essendo una società quotata con ottime disponibilità. In realtà prevediamo che ci sarà tanto personale disponibile da inserire, essendo meno assorbito dalle imprese tradizionali per via di queste recenti modifiche, e per noi potrà essere una ulteriore occasione dato che abbiamo anche per quest’anno in programma circa 500 assunzioni.
Di cosa avrebbe bisogno il settore in questo momento?
Il settore ha bisogno di un Governo lungimirante, capace di comprendere che lo sviluppo delle imprese è fondamentale per lo sviluppo di un Paese
e lo si ottiene osservando la scena con obiettivo lontano e non guardando la punta dei propri piedi.
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