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Prima de riesgo 2023
Visual Capitalist

La crescita delle economie mondiali, in particolare dei Paesi emergenti, offre opportunità per gli investitori, che continuano ad analizzare le opzioni migliori, attraverso l’analisi demografica, l’aumento del PIL o i progressi tecnologici osservati a livello mondiale. Utilizzando i dati della Stern Business School della New York University, viene stimato il tasso di rischio.

Dei 13 Paesi con il rischio più basso (0%), prendendo come riferimento gli Stati Uniti, ci sono Canada, Australia, Singapore e Nuova Zelanda e diverse nazioni europee come Germania, Danimarca, Olanda e Svezia.

Al contrario, cinque nazioni condividono il rischio più elevato (24,8%): Bielorussia, Libano, Venezuela, Sudan e Siria. In Bielorussia, le forze militari russe continuano a operare, mentre il Venezuela affronta da anni l’iperinflazione e la corruzione endemica.

Esistono variazioni di rischio tra i diversi Paesi, che possono essere influenzati da fattori geopolitici come il rischio politico, sia che si trovino in una fase iniziale di crescita o che abbiano diritti di proprietà stabili. Ma vengono analizzati anche i rischi politici, legali ed economici.

  • Rischio politico: tipo di regime, corruzione, livello di conflitto
  • Rischio legale: tutele dei diritti di proprietà, diritti contrattuali
  • Rischio economico: diversificazione dell'economia.

Inoltre, è stato analizzato il rischio di default di una nazione, che è una misura comunemente utilizzata nei mercati finanziari. Quando una nazione va in default sul proprio debito, spesso si creano turbolenze di mercato e altri effetti negativi che possono durare per molti anni. Insieme, questi fattori, insieme ad altri, stimano il premio per il rischio paese, ovvero il rischio aggiuntivo in un dato mercato.  

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