Il Castello di Pietra di Milano, situato in viale Monza, si distingue a colpo d’occhio dai palazzi moderni che lo circondano.
Commenti: 0
castello di pietra milano
Yorick39, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

In mezzo al tessuto urbano e alle vie affollate di Milano, una città con spiccata proiezione verso la modernità e le nuove tecnologie, si nasconde un tesoro di edifici secolari di diversa natura: chiese, cattedrali e castelli arricchiscono lo spirito della città meneghina, conferendole un tocco di classicità e tradizione che si conserva nei secoli.

Tra queste meraviglie suggestive è incluso il magico Castello di Pietra di Milano, situato in Viale Monza e a soli 3 chilometri dal Duomo. Ammirando l’esterno di questa costruzione si rimane impressionati: costituita da un castello di pietra grigia di quattro piani ed un piano rialzato, la struttura è affiancata da una torretta che si innalza fin sopra il tetto e da un imponente cancello che porta al cortile interno.

Il Castello di Pietra racchiude una storia particolare che spiega la sua peculiare collocazione in piena città nel capoluogo lombardo. Scopriamo insieme il suo passato e come si è evoluta la zona in cui sorge questo edificio.

Castello di Pietra di Milano: dove si trova e l’origine del nome

Cosa ci fa un castello in piena città a Milano? Non c’è dubbio sul fatto che un edificio così imponente, incastonato in uno dei lunghi viali milanesi trafficati, susciti molta curiosità sulle sue origini e sul motivo per il quale si trova proprio in quel quartiere.

Chiamato anche Ca’ de Sass per via della sua struttura portante in pietra grigio scuro, il Castello di Pietra di Milano sorgeva originariamente nella zona di Turro. L’area, in aperta campagna e fuori dai confini della città meneghina, raccoglieva poche costruzioni tra fattorie, abitazioni e trattorie. Il castello di campagna fu una costruzione voluta da Primo Gilberti, desideroso di stabilirsi in una località più tranquilla e di allontanarsi dalla zona più centrale della città.

Bisogna specificare che il nome in dialetto milanese di questo edificio (adottato un po’ di tempo dopo la sua realizzazione) potrebbe confondere. Infatti, esiste un’altra Ca’ de Sass a Milano ed è un palazzo in pieno centro storico sorto nell’Italia post-unitaria, ispirato alle imponenti dimore quattrocentesche dei ricchi mercanti e banchieri di Firenze.

L’indirizzo del Castello di Pietra è viale Monza 46, a 150 metri dalla fermata Pasteur della metropolitana M1 e a 2-3 chilometri dal centro. Siamo nel quartiere NoLo, una delle zone di Milano più variegate e con più potenzialità dal punto di vista culturale.

Il proprietario del Castello di Pietra di Milano

Le origini del castello in Viale Monza devono tutto alla storia intrigante del proprietario che ha commissionato la costruzione di questa rocca in piena campagna: fu Primo Gilberti nel 1910 a progettare questo nuovo edificio, un vero e proprio sfoggio del suo potere acquisito dall’elezione a sindaco nella cittadina di Greco, non inclusa nel tessuto urbano di Milano.

Il proprietario era un facoltoso ragioniere, gestore di una corsetteria e con alcune passioni che adorava coltivare nel tempo libero, tra cui arte antica, scultura, medicina e veterinaria. Proprio la Ca’ de Sass a Milano in Viale Monza può essere definita una grandiosa espressione della sua creatività e del suo personale apprezzamento per le dimore medievali.

La struttura del castello in Viale Monza

La composizione dell’edificio richiama le forme architettoniche medievali con un influsso di neoromanico tanto apprezzate da Primo Gilberti: castelli e torri furono tra le strutture che conobbero un importante sviluppo all’epoca e proprio il Castello di Pietra di Milano si compone di uno stabile di quattro piani (più il quinto rialzato) e una torre quadrata, il cui ultimo piano fu impiegato dal ragioniere per comporre la sua biblioteca privata.

I muri di sostegno in pietra grezza compongono un’imponente facciata di color grigio scuro abbellita da finestre ad arco semicircolari. Altro elemento di spicco della parte frontale è il portone d’ingresso affiancato da due paracarri abbelliti con le sculture di due draghi ai lati. Dietro ad esso si può accedere al suggestivo cortile interno e al garage, all’epoca una rimessa per le carrozze che entravano nel Castello di Pietra di Milano e per tanto tempo deposito di alcune sculture possedute da Primo Gilberti.

È curiosa anche la collocazione del palazzo, perfettamente incastonato tra due condomini abitati, che non hanno nulla a che vedere con la suggestiva costruzione in pietra grezza dei primi del Novecento; la reggia riesce a risaltare in mezzo alla modernità milanese e agli edifici in stile Liberty.

Peculiarità e caratteristiche del quartiere NoLo

Il nome “NoLo” è nato quasi casualmente nel 2012 dall’idea di tre architetti intenzionati a creare un “brand di quartiere” con un’identità forte basata su creatività e diversità inteso come carattere positivo. Il quartiere NoLo di Milano si distingue per alcune particolarità:

  • disponibilità di servizi: grazie alle metro rossa e verde, il quartiere offre molti collegamenti alle zone limitrofe, tra cui la Stazione Centrale e il naviglio della Martesana;
  • un quartiere eterogeneo: nella zona a Nord di Loreto è sempre rimasta ben radicata una multiculturalitàche col tempo si è rivelata il maggior stimolo per agevolare l’integrazione di nuove comunità e, conseguentemente, un nuovo tipo di clientela immobiliare;
  • passione per la street art: le attività del “brand” NoLo includono graffiti, murales e opere d’arte di molti street artist milanesi. La realizzazione più famosa è quella di una balena bianca lunga 3 metri su cui è poggiata una città, un murale capace di influenzare la street art del quartiere dal 2016 in poi nonostante sia stato coperto da altri graffiti, quasi a simboleggiare l’evoluzione che caratterizza la zona;
  • riqualificazione della zona: NoLo si può definire come uno dei quartieri milanesi col maggior sviluppo dopo tanti anni di degrado. La promozione di questa zona passa per molte operazioni di rivalutazione degli spazi comuni, tra cui figurano le “piazze aperte” adibite a luoghi di socializzazione per bambini e ragazzi, oltre a un discreto fervore del mercato immobiliare, favorito inizialmente da prezzi più accessibili ai giovani e più avanti da nuove opere architettoniche.
castello di pietra milano
Sarathehutt, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Il riconoscimento del quartiere NoLo da parte del Comune di Milano risale solamente al 2019, a riprova di come la fase di sviluppo di questa zona sia iniziata recentemente e come stia vivendo tuttora questo momento florido di evoluzione. Per conoscere la quotazione degli immobili che circondano il castello di Viale Monza e non solo, è possibile consultare le offerte per le case in vendita e gli appartamenti in affitto su tutta Milano.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account