La legge di Bilancio 2024 ha prorogato nuovamente Ape sociale. La proroga, tuttavia, porta anche delle importanti novità per i requisiti d’accesso a questo specifico meccanismo di pensione anticipata. Con una recente circolare l’Inps ha spiegato nel dettaglio cosa cambia e chi potrà accedere ad Ape sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Ecco i lavoratori che possono beneficiarne e quali sono i paletti per fare domanda.
Chi ha diritto all'Ape sociale nel 2024?
La proroga di Ape sociale determina che possono farne richiesta, fino al 31 dicembre 2024, solo i lavoratori che soddisfano il requisito anagrafico di 63 anni e 5 mesi. L’Inps, inoltre, ha spiegato che le nuove disposizioni si applicano anche a coloro che, avendo maturato i requisiti per l’accesso al beneficio negli anni precedenti, non hanno presentato domanda di verifica, e ai soggetti decaduti dal beneficio che ripresentano domanda nel 2024.
Oltre a quelli anagrafici, per richiedere Ape sociale, vanno soddisfatti anche altri requisiti:
- aver cessato l'attività lavorativa;
- non essere titolare di pensione diretta;
- trovarsi in una particolare situazione (disoccupazione; caregivers; invalidità civile di almeno il 74%; svolgere o aver svolto attività gravose) far valere un minimo di 30 anni di contributi (36 anni per chi svolge attività cd “gravose”).
A quanto ammonta la pensione con Ape sociale?
La prestazione pensionistica consiste in un sussidio ponte di massimo di 1.500 euro lordi al mese (senza tredicesima e senza rivalutazione all’inflazione). La pensione è a carico dello stato fino al conseguimento dei 67 anni.
Come fare domanda
Per richiedere la pensione con Ape sociale è necessario presentare una doppia domanda. La prima serve per verificare le condizioni di accesso che conduce alla certificazione del diritto, la seconda per ottenere la liquidazione della prestazione vera e propria.
Ape sociale è cumulabile?
La norma prevede il regime di incumulabilità con i redditi di lavoro. Il titolare di Ape sociale, il cui accesso al beneficio viene certificato nel 2024, decade dall’indennità qualora svolga attività di lavoro dipendente o autonomo, o svolga lavoro autonomo occasionale con reddito superiore a 5.000 euro lordi annui. Le nuove disposizioni non si applicano a coloro che hanno ricevuto la certificazione per l’accesso al beneficio in anni precedenti.
I percettori di Ape sociale sono tenuti a comunicare la ripresa di attività di lavoro dipendente o autonomo, nonché l’avvenuto superamento del limite reddituale di 5.000 euro lordi annui previsto per il lavoro autonomo occasionale, entro 5 giorni dal verificarsi dell’evento.
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