I tagli da 20 e 50 euro continuano a far registrare il numero più elevato di falsificazioni sul totale delle banconote emesse. A quali elementi fare attenzione e cosa fare se ne ricevete una
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Nel 2023 all’incirca 467mila banconote false in euro sono state ritirate dalla circolazione. Pur trattandosi di una quota molto modesta sul totale degli euro in circolazione, il numero effettivo di falsi è aumentato in modo consistente rispetto al livello del 2022 (che era stato eccezionalmente basso a seguito della pandemia di Covid-19).

I tagli da 20 e 50 euro in particolare hanno continuato a far registrare il numero più elevato di falsificazioni fra le banconote e rappresentano nell’insieme oltre il 70% dei falsi. Il 97,2% delle banconote falsificate è stato rinvenuto in Paesi dell’area dell’euro. In Italia le banconote euro ritirate dalla circolazione e riconosciute come false dalla Banca d'Italia sono state 104.669: anche nel nostro Paese i tagli più falsificati sono stati quelli da 20 e da 50 euro (sono pari all’80 per cento del totale delle banconote identificati come contraffatte).

Scambi di euro falsi anche tra falsari

Nonostante il numero assoluto di Euro falsi in Italia sia contenuto, questo non significa che si possa abbassare la guardia: in Italia infatti la malavita ha acquisito davvero forti competenze sul tema.

Come ha riportato alcune settimane fa sulle pagine di cronaca locale, descrivendo un’operazione condotta dai Carabinieri contro il clan camorristico Mazzarella, le banconote contraffatte dal cosiddetto “Napoli Group” sono state realizzate con una qualità talmente elevata da ingannare persino gli stessi produttori.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vendita di banconote false avveniva in un basso nel centro di Napoli. Un “acquirente” ha comprato valuta contraffatta pagandola con una banconota contraffatta dalla stessa organizzazione. L’addetto “allo sportello” non si è accorto che stava ricevendo una banconota falsa e l’ha incassata a differenza del capo della banda che invece ha riconosciuto il proprio ’prodotto’ dalla matrice.

La qualità delle banconote contraffatte nella zona è infatti talmente elevata che persino la Bce ha coniato il termine “Napoli Group” per qualificare i gruppi della città e dell’hinterland partenopeo capaci di produrre Euro molto simili a quelli ufficiali.

Come riconoscere le banconote false

La falsificazione, che secondo la legge italiana costituisce un reato, è un fenomeno a cui le banche centrali pongono la massima attenzione. Per questo motivo, ad esempio, le banconote logore in circolazione vengono costantemente sostituite in modo da mantenere elevata la qualità del contante. Conoscere gli elementi di sicurezza delle banconote è il modo migliore per proteggersi dalle falsificazioni e per evitare la perdita di denaro che deriva dall’aver accettato una banconota falsa.

Come suggerisce il Comitato per l’Educazione Finanziaria (un organismo a cui partecipa il Ministero dell'Economia e delle Finanze) “guardando una banconota in controluce è possibile vedere il filo di sicurezza e la filigrana. Inoltre, nelle banconote da 20 e da 50 euro della serie Europa (l’ultima emessa), nella parte superiore della striscia argentata è possibile vedere la finestra con il ritratto di Europa: è trasparente ed è possibile guardarvi attraverso”.

Muovendo una banconota si noterà inoltre che il numero verde smeraldo, che si trova in basso a sinistra sul fronte delle banconote della serie Europa, cambia colore passando dal verde smeraldo al blu scuro e, contemporaneamente, produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale. Altre caratteristiche di sicurezza possono invece essere verificate con l’utilizzo di una lente di ingrandimento (le microscritture) oppure con lampade UV (ultravioletto) e IR (infrarosso).

Chi ha invece un’attività commerciale, e quindi si trova a ricevere contante di frequente da parte dei clienti, può invece dotarsi di apposite apparecchiature che aiutano a contare e individuare i falsi in maniera affidabile. Questi dispositivi, che possono essere acquistati sia on line, sia fisicamente nei negozi che vendono articoli per ufficio, sono in grado di rilevare automaticamente anche se vi sono contanti deteriorati o danneggiati con parti mancanti. Oltre alle macchine conta soldi automatiche sono in commercio anche dispositivi manuali che possono essere utilizzati per verificare l’autenticità delle banconote ricevute in cassa.

Cosa fare se si è in possesso di una banconota “sospetta”

Se si hanno dei dubbi sulla legittimità di una banconota non bisogna tentare di spenderla perché tale comportamento costituisce un reato; occorre invece farla esaminare dagli addetti agli sportelli delle banche o degli uffici postali o delle filiali della Banca d'Italia.

Basta consegnare fisicamente la banconota in una delle filiali della Banca d'Italia che offrono il servizio, o in alternativa agli sportelli bancari o agli uffici postali che andranno a inviarla alla Banca d'Italia.

Quando una banconota viene ritirata, il cittadino riceve una copia del verbale. La banconota viene quindi esaminata dal Centro Nazionale di Analisi (CNA) delle falsificazioni della Banca d'Italia a Roma, che ne accerta definitivamente l'autenticità o la falsità. Se la banconota risulta autentica, il cittadino viene rimborsato del valore della banconota preferibilmente con un bonifico o, in alternativa, con un vaglia cambiario della Banca d'Italia emesso a suo nome. Se è falsa, invece, non si riceverà alcun rimborso.

È possibile chiedere informazioni sull'esito dell'accertamento del CNA in qualsiasi momento rivolgendosi alle Filiali della Banca d'Italia.

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