Si può usare l'acqua distillata per irrigare le piante o ci sono altri tipi di acqua migliori per quelle da interni e da esterni?
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annaffiare una pianta in vaso
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Se c'è un elemento che non può essere trascurato quando si tratta di prendersi cura delle piante è indubbiamente l'acqua: in quanto organismi viventi ne hanno bisogno per sopravvivere. Questo pone la domanda su quale sia meglio usare e sono in tanti a chiedersi se l'acqua distillata per le piante permette di mantenerle in ottima salute o se si debba preferire un altro tipo di acqua.

L'acqua distillata va bene o no per le piante? 

L'acqua distillata è un tipo di acqua purificata che ha attraversato un rigoroso processo di ebollizione e quindi condensazione del vapore. Il processo di distillazione aiuta a rimuovere metalli pesanti, sostanze chimiche, impurità e i contaminanti che possono essere dannosi per le piante, e secondo alcuni studi, annaffiare le piante con acqua distillata può favorirne la crescita e migliorare il loro stato di salute. Il liquido che risulta dal processo di ebollizione e di condensazione del vapore è infatti puro ed è per questo che dare alle piante acqua distillata aiuta a evitare loro qualsiasi accumulo tossico.

Ci sono però delle opinioni contrastanti sull'uso dell'acqua distillata per irrigare le piante in casa, perché se è vero che non ha sostanze che potrebbero danneggiare le piante sul lungo termine, al contempo è priva dei minerali che fanno bene: secondo altri studi, il suo uso nel tempo può compromettere la crescita delle piante e far sì che si scoloriscano, dato che non ottengono i nutrienti di cui hanno bisogno. Per compensare la mancanza di nutrienti nell'acqua distillata, alcune persone suggeriscono di usare un escamotage: aggiungere degli appositi fertilizzanti o integratori che vanno così a compensare, offrendo un'acqua pulita e sana e senza privare la pianta di tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno.

Le piante da esterno usano il terreno per filtrare eventuali minerali o contaminanti in eccesso, mentre le piante da appartamento no, perché il vaso intrappola le tossine cattive e nel tempo ciò può essere dannoso. Nel complesso dunque l'acqua distillata può essere buona per le piante soprattutto in vaso, che sono quelle che ne possono trarre i maggiori benefici, perché aiuta a rimuovere i contaminanti.

donna che annaffia una pianta
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Dove si compra l'acqua distillata per le piante

Chi vuole provare a annaffiare le piante con acqua distillata, può acquistarla nella maggior parte dei negozi di alimentari. Vi è comunque da sottolineare che se si hanno molte piante da irrigare, si spenderà molto denaro per comprare acqua distillata a sufficienza per innaffiarle tutte quante. 

Qual è l'acqua migliore per innaffiare le piante? 

Sintetizzando, le migliori acque per l'irrigazione delle piante sono:

  • Acqua piovana, la migliore acqua in assoluto a questo scopo perché è ricca di ossigeno e nutrienti essenziali, favorendo una crescita sana delle piante.
  • Acqua filtrata, che è priva di sostanze chimiche potenzialmente dannose a lungo termine.
  • Acqua di cottura della pasta, purché non salata, che può contenere minerali utili come calcio, ferro, fosforo, zinco e potassio.

Acqua distillata 

Come già spiegato, l'acqua distillata è priva di tutti i minerali e contaminanti, poiché viene ottenuta facendo bollire l'acqua e raccogliendone il vapore. Ha molti effetti benefici ed è sicura, ma manca dei minerali che aiutano la loro crescita.

Acqua piovana

L'acqua piovana è di gran lunga la migliore acqua per le piante, poiché è ricca di minerali essenziali che le fanno crescere più forti e rigogliose. Le piante che crescono all'aperto sono abituate all'acqua piovana, che è dunque una scelta naturale. Il problema è che non sempre si ha a disposizione l'acqua piovana per abbeverarle quindi si deve necessariamente ricorrere anche ad altri tipi di acqua.

irrigare una piante da esterno
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Acqua filtrata

Un'altra buona opzione è l'uso di acqua filtrata per annaffiare le piante. L'acqua filtrata è priva di sostanze chimiche che, a lungo termine, potrebbero risultare dannose per le piante. Questo tipo di acqua riduce la presenza di impurità e contaminanti, rendendola più sicura e salutare per le tue piante, soprattutto quelle più delicate.

Acqua non calcarea

L'uso di questo tipo di acqua per l'irrigazione delle piante è particolarmente vantaggioso per quelle sensibili al calcare. L'acqua dura, che contiene elevate quantità di calcio e magnesio, può infatti causare accumuli di calcare nel terreno, influenzando negativamente la salute delle piante. L'acqua non calcarea, come l'acqua piovana, l'acqua distillata o l'acqua filtrata, evita questi problemi, favorendo una crescita più sana delle piante. 

Acqua bollita

Un'altra opzione vantaggiosa per l'irrigazione delle piante è l'uso dell'acqua di cottura della pasta, a patto che non sia salata. Quest'acqua può essere ricca di minerali benefici per la crescita delle piante. In base al tipo di pasta cucinata, possono essere rilasciati nell'acqua minerali come calcio, ferro, fosforo, zinco e potassio.

Quale acqua evitare per innaffiare le piante

Oltre all'acqua dura e calcarea, che contiene calcio e magnesio in quantità non benefiche per una pianta, è meglio evitare anche un altro tipo di acqua per innaffiare le piante da appartamento ed è l'acqua del rubinetto: le piante da esterno solitamente tollerano meglio questo tipo di acqua, ma alcune varietà da interno possono essere più sensibili alle sostanze presenti. Questa può infatti contenere contaminanti come batteri, impurità, cloro, sostanze chimiche e metalli pesanti che potrebbero danneggiare le piante e comprometterne la crescita.

Nel caso in cui la si utilizzi e si dovesse notare che le piante non crescono robuste e sane come potrebbero e dovrebbero, meglio utilizzare un'altra opzione. In ogni caso, per ridurre il rischio di sostanze nocive nell'acqua del rubinetto, il consiglio è quello di lasciarla riposare per almeno 24 ore prima di usarla per l'irrigazione, cosa che permetterà al cloro di disperdersi. 

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