Commenti: 0
taxi
Getty images

I fondi per gli incentivi auto 2024 sono stati polverizzati in pochissimo tempo dall’apertura delle domande, lo scorso 3 giugno. Lunedì 17 giugno alle ore 10, invece, si aprono i termini per la richiesta dell’ecobonus auto da parte di taxi e Ncc. Scopriamo insieme come funziona la procedura, quanto spetta e per quali categorie di veicoli viene riconosciuta l’agevolazione.

Ecobonus auto per taxi e Ncc

Dalle ore 10 del 17 giugno 2024, quindi, sarà possibile prenotare i contributi per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 da adibire al servizio taxi o noleggio con conducente. L’incentivo, come accaduto anche per i privati, è promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è gestito da Invitalia.

I nuovi contributi sono disponibili a seguito dell’entrata in vigore del DPCM 20 maggio 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2024. Per i titolari di licenze taxi o di noleggio con conducente (Ncc), nel dettaglio, gli incentivi auto 2024 vengono raddoppiati nel limite del de minimis previsto dal Regolamento UE n. 2023/2831.

Come richiedere gli incentivi auto

L’iter per la domanda dell’ecobonus auto prevede quattro fasi:

  • Prenotazione: il concessionario/rivenditore, una volta completata la registrazione alla piattaforma, procede con la prenotazione del contributo per ogni veicolo e, in base alla disponibilità del fondo, riceve conferma della prenotazione effettuata
  • Erogazione: il concessionario/rivenditore riconosce al suo cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto
  • Rimborso: il costruttore/importatore del veicolo rimborsa al concessionario/rivenditore il contributo erogato
  • Recupero: il costruttore/importatore del veicolo riceve dal concessionario/rivenditore tutta la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta

Ecobonus – Retrofit

L’altra novità riguarda la misura “Ecobonus - Retrofit”, rivolta a chi intende installare impianti di alimentazione a GPL e metano su veicoli di categoria M1. In questo caso, dalle ore 10 del 19 giugno 2024 sarà possibile accreditarsi attraverso l’area rivenditori.

Il decreto attuativo del 3 giugno scorso prevede che venga riconosciuto un contributo fisso di 400 euro per gli impianti Gpl e di 800 euro per quelli a metano. L'importo verrà corrisposto dall’installatore al proprio cliente mediante compensazione con il prezzo relativo all’impianto e all’attività di installazione. Nel complesso, sono stati stanziati poco meno di 10 milioni di euro.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account