Sulla scia della crisi finanziaria asiatica del 1999, i rappresentanti dei governi delle 20 maggiori economie del mondo hanno deciso di riunirsi informalmente per coordinare la politica commerciale. È stato questo l’atto iniziale del G20.
Insieme, il blocco rappresenta oltre l’85% dell’economia mondiale e gli è stato riconosciuto il merito di un’azione politica unificata in risposta agli eventi mondiali. Tuttavia, nonostante questa affiliazione condivisa, questo gruppo è ancora composto da economie fondamentalmente diverse con politiche diverse nei confronti delle loro entità commerciali.
Per una rapida panoramica, Visual Capitalist ha messo sotto la lente di ingrandimento i Paesi del G20 in base alle aliquote fiscali sulle società. I dati provengono da Trading Economics e sono aggiornati a giugno 2024. I dati per l’UE e l’Unione africana (entrambi membri del G20) non sono stati inclusi.
Argentina e India hanno le aliquote fiscali sul reddito societario più elevate, pari al 35% nel G20. Tuttavia, entrambi i Paesi hanno una scala fiscale progressiva, quindi questo numero principale può applicarsi solo a un sottoinsieme più piccolo di aziende. Per le società straniere con una “entità permanente” in India, il tasso sale oltre il 40%.
Tuttavia, entrambi i Paesi hanno una scala fiscale progressiva, quindi questo numero principale può applicarsi solo a un sottoinsieme più piccolo di aziende. Per le società straniere con una “entità permanente” in India, il tasso sale oltre il 40%.
È interessante notare che i Paesi BRICS coprono l’intero spettro delle aliquote fiscali sulle società. A partire dal più alto (India, Brasile) fino alla metà del gruppo (Sudafrica, Cina) fino al più basso (Russia). D’altro canto, la maggior parte dei paesi del G7 si colloca nella fascia media (24-30%), con il Giappone come valore anomalo più alto (31%) e gli Stati Uniti come eccezione più bassa (21%).
Infatti, dopo l’Arabia Saudita e la Russia (20%), gli Stati Uniti hanno la terza aliquota fiscale sulle società più bassa tra tutte le economie del G20. Non è sempre stato così. La legge “Trump Tax” del 2018 è stata la più grande revisione del codice fiscale degli ultimi tre decenni, parte della quale ha ridotto l’aliquota dell’imposta sulle società dal 35% al 21%.
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