L'installazione di più condizionatori in casa deve essere pianificata, perché si rischia di superare i 3 kW: ecco cosa sapere.
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Condizionatore 3 kW
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Quanti condizionatori si possono accendere con 3 kW, ovvero la potenza standard delle forniture elettriche domestiche in Italia? È una domanda che sarà certamente sorta a molti durante il periodo estivo, quando le temperature salgono senza sosta e si tenta di capire, di conseguenza, se sia possibile installare più di un condizionatore in casa.

In generale, per un condizionatore di media portata e di classe energetica media, si può considerare una capacità di assorbimento di 1.500 watt, pari a 1,5 kW. In teoria, con un contratto di fornitura da 3 kW se ne possono accendere due contemporaneamente, tuttavia si rendono necessarie altre considerazioni. Innanzitutto, l’apparecchio non funziona costantemente alla massima capacità, poiché molto dipende sia dalla temperatura impostata che da quella ambientale. Poi, ovviamente in casa non vengono accesi soltanto i condizionati, ma anche diversi altri elettrodomestici.

Quanta energia consuma un condizionatore

Il primo passaggio per capire quanti condizionatori si possano accendere contemporaneamente, in base al proprio contratto di fornitura, è valutare quanta energia consumi tipicamente l’apparecchio.

Condizionatore
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I classici condizionatori a uso domestico da 12000 BTU/h - ovvero, in grado di raffreddare locali di 40 metri quadrati - presentano in media un assorbimento massimo di energia pari 1.500 watt, che si traduce in un consumo di 1,5 kWh, se l’apparecchio è utilizzato costantemente alla massima potenza. Il dato è però indicativo, poiché vi sono molti fattori che lo influenzano:

  • la classe energetica dell’apparecchio, più elevata e minore è il consumo;
  • la temperatura impostata, più si scende con i gradi più elevate sono le richieste energetiche;
  • la temperatura dell’ambiente e le caratteristiche dei locali, come il loro isolamento termico, che possono influenzare le effettive capacità di raffreddamento del condizionatore.

In linea generale, è difficile che il condizionatore - o il climatizzatore - funzionino costantemente alla loro massima capacità di assorbimento, nel caso in esempio pari a 1,5 kW. È infatti più probabile che raggiungano il massimo nei primi minuti di funzionamento, quando le temperature ambientali sono maggiori, per poi assestarsi su un 30-40% in meno in fase di mantenimento, quando le stanze hanno già raggiunto i gradi desiderati.

Quanti condizionatori insieme in linea teorica

Date le considerazioni del precedente paragrafo, si può iniziare a valutare quanti condizionatori possano essere accesi contemporaneamente in linea teorica. In altre parole, quanti apparecchi la fornitura di 3 kW di potenza è in grado di supportare se, per ipotesi, si accendessero solo i condizionatori e nessun altro apparecchio.

In questo caso, si otterrebbe:

  • un massimo di due condizionatori contemporanei, con funzionamento alla massima capacità;
  • un massimo di tre condizionatori contemporanei, con funzionamento a capacità ridotta.

Condizionatore e altri elettrodomestici: quali elementi valutare

Come facile intuire, il numero teorico di condizionatori accesi contemporaneamente si scontra con la realtà delle necessità quotidiane, poiché sono diversi gli elettrodomestici che vengono utilizzati allo stesso momento. E così i 3 kW di fornitura iniziano a risultare stretti, costringendo gli utenti a operare delle scelte di consumo.

Ma come orientarsi, come capire quali apparecchi possano essere effettivamente accesi insieme? Anche in questo caso, è necessario controllare l’assorbimento di energia di ogni singolo apparecchio. Scegliendo i modelli medi di mercato, si ottiene:

  • frigorifero: 100-250 watt, pari a 0,1-0,25 kW;
  • congelatore: 250-300 watt, pari a 0,25-0,3 kW;
  • lavatrice: 1.500-2.500 watt, pari a 1,5-2,5 kW;
  • lavastoviglie: 1.800-2.600 watt, pari a 1,8-2,5 kW;
  • piastra a induzione: 2.000-2.700 watt, pari a 2-2,7 kW;
  • forno a microonde: 700-1300 watt, pari a 0,7-1,3 kW;
  • forno elettrico ventilato: 1.200-2.000 watt, pari a 1,2-2 kW;
  • aspirapolvere a filo: 800-1.600 watt, pari a 0,8-1,6 kW;
  • robot da cucina: 600-1.200 watt, pari a 0,6-1,2 kW;
  • televisore: 250-350 watt, pari a 0,25-0,35 kW;
  • console di gioco: 150-300 watt, pari a 0,15-0,35 kW;
  • computer da tavolo: 350-600 watt, pari a 0,35-0,6 kW;
  • asciugacapelli: 1.200-2.200 watt, pari a 1,2-2,2 kW;
  • piastra per capelli: 100-350 watt, pari a 0,1-0,35 kW;
  • lampada LED da soffitto: 25-50 watt, pari a 0,025-0,05 kW.

Come già spiegato per il condizionatore, i dati che vengono forniti fanno riferimento all’assorbimento massimo, tuttavia gli elettrodomestici non funzionano costantemente alla loro massima capacità. Inoltre, bisogna considerare come molti apparecchi - il microonde, il phon, il robot da cucina e tanti altri - vengano normalmente usati per pochi minuti alla volta.

Contatore di energia
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Fatte queste considerazioni, bisogna effettuare delle combinazioni per non sforare l’erogazione massima di 3 kW per la propria fornitura. Ad esempio, una lavatrice che sta assorbendo 1,5 kW, permetterà di accendere contemporaneamente solo un condizionatore sempre a 1.5 kW. Al contrario, se in casa risultano accesi solo il frigorifero e il congelatore, si riuscirà a sfruttare due condizionatori senza troppo intoppi.

Cosa succede se si superano i 3 kW?

Ma cosa succede se si superano i 3 kW, ad esempio per troppi elettrodomestici accesi contemporaneamente, compreso il condizionatore? Molto dipende dal contratto sottoscritto con il proprio fornitore e dal tipo di contatore:

  • i vecchi contatori, quelli non ancora digitalizzati, tendono a staccare l’energia elettrica al superamento della potenza concordata. Quest’ultima potrà comunque essere ripristinata immediatamente, tramite l’apposito interruttore presente sullo stesso contatore;
  • i contatori di nuova generazione potrebbero invece mostrare un messaggio di superamento sul loro display, per poi interrompere l’erogazione di energia entro un tempo stabilito - in genere, non più di un paio d’ore - dallo stesso fornitore. Anche in questo caso, l’erogazione potrà essere ripristinata immediatamente.

Cosa fare se servono più di 3 kW per i condizionatori

Ma cosa fare se, date le temperature soffocanti, si ha la necessità di mantenere contemporaneamente accesi più condizionatori? In questo caso, si può chiedere all’operatore di effettuare un cambio contrattuale.

A livello domestico, è infatti possibile ottenere fino a 6 kW di fornitura, pagando i relativi costi di cambio contratto e di emissione. È però necessario considerare che anche i costi fissi in bolletta aumenteranno, così come potrebbero anche crescere le tariffe al kWh, a seconda degli accordi presi con il fornitore.

Un’altra soluzione è rappresentata dall’autoproduzione di energia, ad esempio installando un impianto fotovoltaico da 3-6 kW, che può affiancare la rete dell’operatore, coprendo tutte le necessità aggiuntive domestiche.

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