Oltre al loro fascino indubbio, che può elevare il design di una casa su più piani, le scale a chiocciola sono ideali per chi ha poco spazio a disposizione. Essendo molto compatte e occupando una superfice molto ridotta, non richiedono un vano scale particolarmente grande. Tuttavia, per essere costruite le scale a chiocciola devono rispettare le dimensioni minime. Ecco quali sono.
Quanto spazio ci vuole per fare una scala a chiocciola?
La progettazione di una scala a chiocciola richiede un'attenta valutazione dello spazio disponibile, dato che il design deve essere non solo esteticamente gradevole ma anche funzionale e conforme alle normative vigenti. La dimensione minima raccomandata per l'installazione di una scala a chiocciola varia in base a diversi fattori, tra cui la pianta (tonda o quadrata) e l'utilizzo previsto (interno o esterno).
In generale, il diametro minimo di una scala a chiocciola dovrebbe essere di almeno 120 cm per garantire un passaggio sicuro e confortevole. Questo diametro consente di avere un gradino con una pedata utile di circa 50 cm, che è la misura considerata adeguata ad assicurare comodità nell'uso quotidiano.
Per quanto riguarda l'altezza, le scale a chiocciola dovrebbero essere almeno di 200 cm, per evitare incidenti durante l'uso. Inoltre, bisognerebbe valutare il rapporto fra alzata e pedata, in modo da rispettare le norme di sicurezza.
Scala a chiocciola: le dimensioni secondo la normativa
Le scale a chiocciola, oltre ad essere una soluzione estetica e funzionale per spazi ristretti, devono rispettare specifiche normative per garantire sicurezza e accessibilità. In Italia, le norme che regolano le dimensioni e l'installazione delle scale a chiocciola sono diverse, bisogna prendere in considerazione sia la Legge 13/1989, sul superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche; sia la norma UNI 10804 del 1999, dove vengono riportate le linee guida per progettare una scala.
Si può iniziare dal diametro minimo: in caso di scale in contesto di “privato principale”, il diametro deve essere di almeno 160 centimetri o di 120 in contesti di “privato secondario”. Molto importante, poi, anche rispettare il famoso rapporto fra alzata e pedata.
Come prendere le misure correttamente?
Prendere le misure correttamente è fondamentale per assicurarsi che la scala a chiocciola si adatti perfettamente allo spazio disponibile, ma sia anche conforme alle normative vigenti. Innanzitutto, è essenziale determinare il diametro totale della scala. Questo diametro deve essere misurato dal punto più esterno del gradino fino al punto opposto.
Successivamente, è importante verificare l'altezza totale da coprire con la scala, dal pavimento inferiore a quello superiore, e dividere questa misura per l'altezza desiderata di ogni alzata per determinare il numero esatto di gradini necessari. Un altro aspetto cruciale è la misurazione dell'altezza libera, ovvero lo spazio verticale libero da ostacoli sopra ogni gradino, che deve essere almeno di 200 cm per evitare incidenti.
Quali sono le scale che occupano meno spazio
Quando lo spazio è un bene prezioso, scegliere la giusta tipologia di scala può fare la differenza. Le scale a chiocciola sono una soluzione interessante, ma ci sono anche altre alternative da prendere in considerazione:
- Scala pieghevole o a scomparsa: queste scale sono ideali per accedere a un soppalco o mansarde e possono essere facilmente nascoste quando non in uso.
- Scala a sbalzo: fissata direttamente alla parete senza bisogno di strutture portanti visibili, la scala a sbalzo è un vero e proprio elemento funzionale, ma anche di design. Occupa, infatti, poco spazio e dà un senso di leggerezza e modernità agli ambienti.
- Scala dritta salvaspazio: pensata principalmente per soppalchi, sono molto compatte e occupano una superfice minima, anche se comunque non possono superare dislivelli elevati.
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