
Importanti novità in arrivo per quanto riguarda la ripartizione dei fondi destinati all’ecobonus auto 2024. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al termine del monitoraggio delle prenotazioni effettuate fino al 15 settembre, ha deciso di ricalibrare le risorse avanzate. Nel dettaglio, ha aumentato la dotazione riguardante l’installazione di impianti nuovi a GPL su veicoli di categoria M1 omologati.
Con decreto del Direttore Generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l'innovazione, le PMI e il made in Italy del 3 giugno 2024, sono state definite le disposizioni procedurali per l’erogazione dei contributi previsti, per l’annualità 2024, per l'installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per l’autotrazione su veicoli di categoria M1 omologati.
Questo perché, il monitoraggio del Mimit ha evidenziato che i contributi prenotati per impianti di alimentazione a metano erano appena 16, mentre erano pari a 5.820 i contributi prenotati per impianti di alimentazione a GPL. Per questo si è deciso di ripartire diversamente le risorse avanzata, optando per la seguente ripartizione (al netto delle risorse già prenotate alla data di pubblicazione del decreto direttoriale del 23 settembre 2024):
- il 30% per i contributi all’installazione di impianti nuovi di alimentazione a metano;
- il 70% per i contributi all’installazione di impianti nuovi di alimentazione a GPL.
I contributi sono disponibili per le installazioni di impianti effettuati dal 25 maggio 2024 (data di entrata in vigore del DPCM 20 maggio 2024). In particolare, per l’installazione di impianti nuovi di alimentazione a GPL il contributo è pari a euro 400,00, mentre per l’installazione di impianti nuovi di alimentazione a metano il contributo è pari a euro 800,00.
Ai fini di una compiuta applicazione della disciplina attuativa, il Mimit ha specificato, in merito al termine di 120 giorni dalla prenotazione dei contributi entro cui “gli installatori confermano l’operazione, comunicando, tra l’altro, il numero di targa del veicolo trasformato, nonché il codice fiscale dell’impresa costruttrice o importatrice dell’impianto di alimentazione a gas di petrolio liquefatto o gas naturale compresso”.
A tal proposito, occorre rilevare che a causa dei ritardi nei collaudi dei nuovi impianti, che devono essere svolti dai diversi uffici provinciali della motorizzazione civile, il termine indicato dalla norma risulta essere non sempre congruo.
Pertanto, nel caso in cui il ritardo nei collaudi dei nuovi impianti dovesse superare il termine di 120 giorni dalla prenotazione dei contributi, tutte le conferme di avvenuta installazione di impianti nuovi a GPL o a metano resteranno attive e non saranno cancellate d'ufficio da questa Amministrazione, fatta salva la corretta e opportuna documentazione presentata dagli installatori.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account