Nell'UE, il 67,9% della popolazione di età pari o superiore a 16 anni ha percepito la propria salute come molto buona o buona nel 2023. Al contrario, l'8,8% ha percepito la propria salute come molto cattiva o cattiva. Il restante 23,3% ha descritto la propria salute come discreta. Lo dicono i dati Eurostat, secondo cui nel 2023, più della metà (56,1%) delle persone di età pari o superiore a 16 anni nell'UE con un basso livello di istruzione (non oltre l'istruzione secondaria inferiore) ha percepito la propria salute come molto buona o buona.
La percentuale era del 68,4% per le persone con un livello di istruzione medio e del 79,6% per le persone con un alto livello di istruzione (che hanno completato almeno un livello di istruzione terziaria). Quasi tutti i paesi dell'UE hanno mostrato lo stesso andamento: la percentuale più bassa per le persone con un basso livello di istruzione e la percentuale più alta per le persone con un alto livello di istruzione. L'unica eccezione è stata la Lettonia, dove la percentuale più bassa è stata osservata per le persone con un livello di istruzione medio.
Nel 2023, la quota di persone di età pari o superiore a 16 anni nell'UE con bisogni non soddisfatti per una visita medica – a causa del costo troppo elevato, della distanza o delle liste d'attesa – era del 2,4%. In dettaglio, i motivi variavano dalle liste d'attesa (1,2%), al costo troppo elevato (1,0%), fino alla distanza eccessiva (0,1%); si noti che le percentuali sono arrotondate e quindi non sommano al totale.
Tra le regioni dell'UE, le 5 quote più alte di bisogni non soddisfatti per una visita medica nel 2023 sono state tutte registrate in Grecia: le percentuali variavano dal 13,1% al 15,6% in Anatoliki Makedonia, Thraki; Ionia Nisia; Voreio Aigaio; Dytiki Makedonia; e Peloponnisos. Inoltre, tutte le 13 regioni greche erano tra le 15 regioni dell'UE con le percentuali più alte. Le quote più basse in assoluto sono state registrate a Malta e Cipro, entrambe pari allo 0,1%.
In Italia la quota varia da una forbice compresa tra lo 0,7 e l'1,2 per cento al nord, al range 1,2-2,7per cento al sud al 2,7-4,7 nelle isole, percentuale, quest'ultima, equiparabile alla situazione sanitaria in Francia.
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